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WorldRowing applaude la crescita del canottaggio femminile in Italia

giovedì 23 Agosto 2012

WorldRowing applaude la crescita del canottaggio femminile in Italia

ROMA, 23 agosto 2012 “Storico successo per le vogatrici italiane”. Così WorldRowing immortala le tre medaglie azzurre vinte dal settore femminile ai Mondiali Junior e Pesi Leggeri di Plovdiv. Nell’articolo di Cora Zillich, si parla soprattutto dell’otto femminile, del percorso intrapreso dalle ragazze (a partire dalla Coupe 2010) per raggiungere un risultato storico.

Ecco l’articolo, pubblicato ieri sull’house organ della FISA.

Storico successo per le vogatrici italiane
di Cora Zillich

La storia è stata fatta dall’Italia ai Campionati del Mondo Junior e Senior 2012 di Plovdiv (Bulgaria). Al termine della regata, oltre che all’equipaggio PL maschile, i riconoscimenti sono andati anche a un piccolo ma appassionato gruppo di donne guidato dal CT del settore femminile italiano Josy Verdonkschot.

La medaglia di bronzo nell’otto Junior femminile rappresenta la prima medaglia di un otto femminile italiano di tutti i tempi. Dopo l’esperienza del 2004, l’Italia ha presentato un otto femminile ai Campionati del Mondo Junior.

In aggiunta alla medaglia dell’otto femminile, le donne italiane hanno anche vinto per la prima volta una medaglia nel quattro di coppia PL ed il due senza Junior femminile ha difeso con successo il suo titolo di Campione del Mondo.

Un entusiasta Verdonkschot ha detto questo dopo la gara dell’otto: “Che bella regata! Prima del mio arrivo il settore femminile italiano aveva solo vinto due medaglie ai Campionati del Mondo: un bronzo nel 1987 nel singolo PL e nel 2002 con il doppio.”

Verdonkschot iniziò il progetto di crescita dell’otto Junior femminile a partire dalla Coupe de la Jeunesse 2010. “La maggior parte di loro aveva 15 e 16 anni – dice Verdonkschot – Ho creduto fermamente che fosse meglio farle crescere gradualmente e non spingere per ottenere risultati troppo presto, pensando a costruire un rapporto di fiducia”.

Il progresso del canottaggio femminile in Italia risulta evidente dai risultati di quest’anno ai Campionati del Mondo Junior. Gli equipaggi erano iscritti a quattro eventi e tutti e quattro si sono qualificate per le finali, con un oro vinto nel due senza Junior femminile. Serena e Giorgia Lo Bue facevano anche parte dell’otto vincitore del bronzo e sono state le uniche partecipanti in questo Mondiale a vincere più di una medaglia.

Il numero di donne che remano in Italia è minore rispetto agli uomini e le atlete sono sparse lungo tutto il Paese. A tal proposito l’otto femminile è composto da atlete che provengono da quattro diverse regioni italiane. A causa di questa distribuzione la strategia di allenamento è stata decentrata. Ci sono stati raduni a convocazione durante l’inverno e la velocità delle barche è stata testata a due regate nazionali.

In crescita dal 2010, Verdonkschot portò l’otto alla loro prima gara internazionale all’inizio di quest’anno, quando gareggiarono agli Europei Junior di Bled. L’equipaggio arrivò con 10 secondi di ritardo rispetto al primo, la Romania. Passarono poi un mese insieme in raduno durante il quale gli equipaggi furono selezionati. Verdonkschot stimò che se fossero arrivate con 6 secondi di distacco dalla Romania avrebbero vinto una medaglia.

Dall’inizio fu chiaro a tutti che un otto sarebbe stato iscritto solo se ritenuto competitivo.
“Sapevamo che avremmo remato qui solo ed esclusivamente se avessimo avuto la possibilità concreta di arrivare alla fine con meno di 10 secondi dalla favorita Romania, e noi sapevamo di potercela fare” dice un membro dell’otto e del quattro, Beatrice Arcangiolini.

Nella visione di Verdonkschot un otto è importante nello sviluppo del canottaggio Junior ed implica anche fattori sociali: “Per me il canottaggio Junior è necessario per studiare ed imparare a rendere le barche veloci. Prima si impara ad eccellere nelle piccole barche e poi si impara a remare insieme nelle grandi barche.”

“Il fatto che abbiamo gareggiato con un otto dimostra che ci sono opportunità per il canottaggio femminile in Italia e mostra alle ragazze che ci sono opportunità competitive dice Verdonkschot La grande barca rappresenta il sistema e i segnali alle società che è possibile fare bene a questo livello. Questo risultato è una bellissima conferma”