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Sintonia e voglia di fare: l’otto femminile vicecampione d’Europa

lunedì 17 Settembre 2012

Sintonia e voglia di fare: l’otto femminile vicecampione d’Europa

ROMA, 17 settembre 2012 Dopo la magia Junior del 19 agosto scorso in Bulgaria, arriva il grande colpo delle Senior a Varese. Da Mondiali a Europei, questa volta accompagnate da folla festante di migliaia di tribune. Chi sulle tribune, chi sul lungolago. Il sostegno all’Ammiraglia argentata del CT Josy Verdonkschot è totale, la gioia delle ragazze unica.

“E’ un’emozione unica, non avevo mai fatto l’otto e ci tenevo parecchio a fare bene. E’ stato pazzesco, la mia testa era in barca ma il tifo negli ultimi 500, è servito tantissimo” spiega la trevigiana Under 23 Alessandra Patelli (Sile Treviso) che poi lancia la capovoga Enrica Marasca (Marina Militare), peso leggero che in quest’avventura ha ricoperto il ruolo di capovoga. “Non remavo di punta da un po’, le ragazze mi hanno fatto sentire a mio agio e le ringrazio per avermi accolta benissimo in barca. Inizio con la punta (bronzo a Banyoles 2009 nel due senza n.d.r.) e finisco con la punta: mi sono tolta molte soddisfazioni in questo quadriennio, sono davvero contenta”.

Claudia Wurzel (Can. Lario) è tornata sull’otto dopo l’esperienza remiera americana condotta parallelamente agli studi nell’Università dell’Ohio. “Per me all’inizio è stato strano ritrovarmi sull’otto dopo diversi anni passati su una barca corta come il due senza. E’ stato bello fare in Italia l’otto con ragazze italiane, con una tecnica diversa che ha funzionato alla stragrande dal primo all’ultimo colpo. Mi sono divertita tantissimo sia durante gli allenamenti sia in gara”. Fatica doppia per lei e Sara Bertolasi. “Come preparazione, ci siamo concentrate soprattutto sull’Ammiraglia. Abbiamo tirato tantissimo in finale nel due senza ma per l’otto non ne ho risentito”. La padrona di casa varesina aggiunge: “Negli ultimi trecento metri, abbiamo chiuso gli occhi e dato tutto. Il segreto? La sintonia. Poi con un pubblico del genere è anche più facile. Solo alle Olimpiadi di Londra avevo sentito un brivido simile negli ultimi 500 metri”.

Due su due anche per Giada Colombo (Tritium), vicecampionessa d’Europa nel doppio. “Ottimo modo per chiudere la stagione internazionale. Non me l’aspettavo, sono contentissima per questi due argenti. Non dimenticherò quest’Europeo: avevo già partecipato a questa manifestazione ma non ero ancora salita sul podio, a Varese è accaduto addirittura due volte. L’otto? Talmente veloce che non ci si accorge che le gambe bruciano, una fatica diversa rispetto al doppio”. Una barca tutta da scoprire anche per la giovane Sara Magnaghi (Can. Moltrasio). “Una grandissima sorpresa e sono contenta. E’ stata una splendida giornata per il settore femminile, grazie anche alla vittoria del doppio PL ed all’argento del doppio Senior. Ho imparato nuove cose dalle mie compagne più esperte“.

E’ commossa Gaby Bascelli (Can. Lazio). “Pensavo di aver raggiunto la fine della mia carriera, invece ho scoperto un equipaggio meraviglioso. Una squadra vera, compagne che sono insieme a te per ogni palata. Molte delle ragazze erano già pronte, in piena forma. In due settimana abbiamo preparato questa barca con tranquillità e piena fiducia”. Gaia Palma (Sisport Fiat) rifinisce i concetti. “Emozione unica, il primo otto Senior italiano con ragazze così affiatate: volevamo prenderci questa medaglia, ce l’abbiamo fatta e meglio di così non poteva andare. L’affiatamento e la voglia di fare sono state le nostre armi: abbiamo finito questo quadriennio come si deve entrando nella storia”. L’ultimo pensiero è della timoniera Federica Cesarini (Can. Gavirate). “E’ stata una bella gara, molto combattuta. Romania a parte, siamo rimaste molto vicine e poi abbiamo chiuso alla grande. Ci tenevo a fare benissimo in casa. Io in barca? Un secondo allenatore, ho cercato in tutti i modi di aiutare le ragazze a esprimersi al meglio”.