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Monaco di Baviera: risultati e resoconti RECUPERI e SEMIFINALI

sabato 16 Giugno 2012

Monaco di Baviera: risultati e resoconti RECUPERI e SEMIFINALI

MONACO, 16 giugno 2012 Seconda giornata di gare di Coppa del Mondo sul bacino del Feldmoching a Monaco di Baviera. In mattinata le semifinali delle specialità non olimpiche. Nel pomeriggio il via alle semifinali e ai recuperi delle specialità olimpiche e, in conclusione, le finali delle specialità non olimpiche e dell’Adaptive Rowing.

Questi gli orari di gara degli azzurri: alle 13:30 il due senza femminile (Wurzel e Bertolasi); alle 13:44 il due senza (Mornati e Carboncini); alle 13.58 il doppio femminile (Patelli e Colombo); alle 14:26 il quattro senza (Paonessa, Tranquilli, Capelli e Palmisano); alle 14.54 il doppio pesi leggeri (Bertini e Luini); alle 15:01 il quattro senza pesi leggeri (Danesin, Caianiello, Miani, Goretti); alle 15.22 i due quattro di coppia (Stefanini, Fossi, Frattini, Raineri e Agamennoni, Venier, Galtarossa, Perino); alle 15:50 il singolo femminile (Schiavone). Alle 16:39 la FINALE del quattro di coppia pesi leggeri femminile (Bello, Enrica Marasca, Coletti, Pollini); alle 17:55 la FINALE del doppio Adaptive (Stefanoni, De Maria).
 

Singolo femminile (i primi tre in finale)
Al via la più rapida a mettersi in moto è l’irlandese Puspure, con la favorita Twigg (bronzo mondiale lo scorso anno) che si mantiene appaiata. Laura Schiavone paga una partenza lenta ed è subito costretta a inseguire. L’azzurra riesce a sopravanzare l’olandese Beukers, ma il gap che la separa dalle battistrada è troppo ampio. Nel finale si stacca l’azera Mustafayeva che si impone con buon margine sulla Twigg e la Puspure, mentre Laura conclude la prova al 5° posto.
(sf2)
1) AZE (Nataliya Mustafayeva) 8’08″36, 2) NZL1 (Emma Twigg) 8’12″60, 3) IRL (Sanita Puspure) 8’15″32, 4) NOR (Tale Gjoertz) 8’17″43, 5) ITA (Laura Schiavone) 8’24″12, 6) NED (Nicole Beukers) 8’26″14
(sf1)
1) BLR (Ekaterina Karsten) 7’59″28, 2) DEN (Fie Udby Erichsen) 8’01″68, 3) LTU1 (Donata Vistartaite) 4) SRB (Iva Obradovic) 8’10″31, 5) GER1 (Peggy Waleska) 8’12″87, 6) GER2 (Marie-Louise Draeger) 8’22″41

Quattro di coppia maschile (i primi due in finale)
Gara tiratissima. Italia 1 (Matteo Stefanini, Francesco Fossi, Pierpaolo Frattini, Simone Raineri) in testa con 25 centesimi su Italia 2 (Luca Agamennoni, Simone Venier, Rossano Galtarossa, Paolo Perino) dopo i primi 500 metri. A metà gara, tra le due barche, ci sono 77 centesimi con la Gran Bretagna terza e la Svizzera quarta. La barca di Galtarossa aumenta il ritmo e poco prima dei 1500 effettua il sorpasso: 24 centesimi di vantaggio su Raineri e compagni ai 1500 ma non è finita. Emozioni su emozioni, controsorpasso con gli inglesi in progressiva rimonta. All’arrivo tre barche in 96 centesimi. Vincono Stefanini, Fossi, Frattini e Raineri: 42 centesimi sugli inglesi e 96 centesimi su Agamennoni, Venier, Galtarossa e Perino. ITALIA1 IN FINALE
(r2)
1) ITA1 (Matteo Stefanini, Francesco Fossi, Pierpaolo Frattini, Simone Raineri) 5’57″01, 2) GBR (Stephen Rowbotham, Tom Solesbury, Charles Cousins, Matthew Wells) 5’57″43, 3) ITA2 (Luca Agamennoni, Simone Venier, Rossano Galtarossa, Paolo Perino) 5’57″97, 4) SUI (Florian Stofer, Augustin Maillefer, Andre Vonarburg, Nico Stahlberg) 6’09″87, 5) CZE2 (Adam Sterbak, Petr Buzrla, Martin Basl, Jan Andrle) 6’13″08
(r1)
1) EST (Andrei Jamsa, Allar Raja, Tonu Endrekson, Kaspar Taimsoo) 6’00″07, 2) AUS (Christopher Morgan, James Mcrae, Karsten Forsterling, Daniel Noonan) 6’03″24, 3) NZL (John Storey, Michael Arms, Adam Tripp, Robert Manson) 6’06″40, 4) FRA (Benjamin Chabanet, Matthieu Androdias, Pierre-Jean Peltier, Adrien Hardy) 6’11″52, 5) CZE1 (Petr Vitasek, Jakub Houska, Jan Pilc, David Jirka) 6’21″88

Quattro senza Pesi Leggeri maschile (i primi due in finale)
Ritorna all’originaria formazione, capovoga Martino Goretti e prodiere Daniele Danesin con la coppia pari formata da Marcello Miani e Andrea Caianiello. Azzurri sempre al terzo posto: sul passo Danimarca e Francia sono decisamente più fluidi e composti, guadagnando oltre due secondi ai 1500. La reazione, nel finale, c’è ma è più di rabbia che di testa. Il distacco dai danesi, secondi, è sempre lo stesso: come a Belgrado, i nostri vicecampioni mondiali non riescono a entrare in finale.
(r1)
1) FRA (Fabrice Moreau, Franck Solforosi, Thomas Baroukh, Nicolas Moutton) 6’13″98, 2) DEN (Kasper Winther, Morten Joergensen, Jacob Barsoe, Eskild Ebbesen) 6’15″63, 3) ITA (Daniele Danesin, Andrea Caianiello, Marcello Miani, Martino Goretti) 6’17″94, 4) POL2 (Daniel Sobczak, Rafal Serwiak, Lukasz Szpregiel, Przemyslaw Borchardt) 6’29″06, 5) GER2 (Hanns-Morten Noske, Jan-Philipp Birkner, Simon Barr, Patrick Pilz) 6’30″48
(sf2)
1) SUI (Simon Schuerch, Valentin Gmelin, Simon Niepmann, Mario Gyr) 6’16″32, 2) CZE (Jan Vetesnik, Ondrej Vetesnik, Jiri Kopac, Miroslav Vrastil Jr) 6’17″58, 3) POL1 (Lukasz Pawlowski, Lukasz Siemion, Milosz Bernatajtys, Pawel Randa) 6’25″32, 4) GER1 (Jost Schoemann-Finck, Christian Hochbruck, Jonas Schuetzeberg, Matthias Schoemann-Finck) 6’28″11

Doppio Pesi Leggeri maschile (i primi tre in finale)
Gara subito in salita per Lorenzo Bertini ed Elia Luini. Sesti dopo i primi 500 metri, passano Messico, Egitto e Norvegia ed a metà gara sono terzi, a 1”67 dalla Gran Bretagna ed a 1”47 dalla Francia. I norvegesi Brun e Strandli sono ossi durissimi da rodere: ai 1500 sono ancora attaccati a Luini e Bertini (55 centesimi), li superano ai 1700 ma la reazione degli azzurri è rabbiosa. Controsorpasso a 100 metri dal traguardo, Norvegia estromessa per 10 centesimi (prima Gran Bretagna, seconda Francia. Avanti Luini e Bertini, ma che sofferenza! Domani, alle 11:45, incroceranno le armi anche con Nuova Zelanda, Ungheria e Danimarca. ITALIA IN FINALE
(sf2)
1) GBR (Zac Purchase, Mark Hunter) 6’33″39, 2) FRA (Stany Delayre, Jeremie Azou) 6’33″86, 3) ITA (Lorenzo Bertini, Elia Luini) 6’36″95, 4) NOR (Kristoffer Brun, Are Strandli) 6’37″05, 5) MEX (Jhosymar Valenzuela Ponce, Alan Eber Armenta Vega) 6’55″41, 6) EGY (Mohamed Nofel, Omar Emira) 6’56″38
(sf1)
1) NZL (Storm Uru, Peter Taylor) 6’37″22, 2) HUN (Zsolt Hirling, Tamas Varga) 6’38″96, 3) DEN (Mads Rasmussen, Rasmus Quist) 6’41″22, 4) POR (Pedro Fraga, Nuno Mendes) 6’50″93, 5) POL (Artur Mikolajczewski, Milosz Jankowski) 6’52″92, 6) ARG (Mario Cejas, Miguel Mayol) 7’25″35

Quattro senza maschile (i primi tre in finale)
Nella seconda semifinale, tocca all’Italia: cambio in barca, con Mario Paonessa al quarto carrello e Vincenzo Capelli di nuovo al secondo. Partenza al fulmicotone della Romania: 1”63 alla Repubblica Ceca, 2”33 alla Serbia. Azzurri quinti, bravi sul passo a superare la Germania. Nel terzo parziale di gara, però, la Repubblica Ceca accelera ed ai 1500 accumula un vantaggio di ben 3”56 su Mario Paonessa, Andrea Tranquilli, Vincenzo Capelli e Andrea Palmisano. Suona la carica il capovoga dell’Italia, all’attacco della Romania che, nonostante le grandi energie spese nella prima parte del percorso, riesce a tenere gli azzurri fuori dalla finale per 2”47.
Nell’altra semifinale l’Australia di Drew Ginn batte la Gran Bretagna per 55 centesimi. Avanti anche la Bielorussia.
(sf2)
1) CZE1 (Michal Horvath, Jakub Podrazil, Milan Bruncvik Jr, Matyas Klang) 6’07″34, 2) SRB (Milos Vasic, Radoje Deric, Miljan Vukovic, Goran Jagar) 6’07″71, 3) ROU (Marius-Vasile Cozmiuc, Alexandru Palamariu, Cristi-Ilie Pirghie, Florin Curuea) 6’09″04, 4) ITA (Vincenzo Capelli, Andrea Tranquilli, Mario Paonessa, Andrea Palmisano) 6’11″51, 5) GER1 (Gregor Hauffe, Maximilian Munski, Toni Seifert, Sebastian Schmidt) 6’14″71, 6) POL (Maciej Mattik, Dariusz Radosz, Dawid Grabowski, Bartosz Zablocki) 6’21″08
(sf1)
1) AUS (William Lockwood, James Chapman, Drew Ginn, Joshua Dunkley-Smith) 6’00″84, 2) GBR (Alex Gregory, Pete Reed, Tom James, Andrew Triggs Hodge) 6’01″41, 3) BLR (Vadzim Lialin, Dzianis Mihal, Stanislau Shcharbachenia, Aliaksandr Kazubouski) 6’06″92, 4) GER2 (Andre Sieber, Philipp Naruhn, Rene Bertram, Florian Eichner) 6’10″74, 5) CRO (Drazen Culin, Niksa Skelin, Vitomir Cavrlj, Alen Banovac) 6’15″87, 6) NZL (Jade Uru, Benjamin Hammond, Chris Harris, Sean O’neill) 6’18″12

Doppio femminile (i primi due in finale)
Doppio Femminile (primi 2 in finale) – Alessandra Patelli e Giada Colombo gareggiano con grande coraggio. Quarte dopo i primi 500, scalzano la Bielorussia e mantengono, sul passo, la terza posizione. Ma polacche e ucraine (seconde ed ultime a qualificarsi) sono parecchio distanti: oltre sei secondi. Nel finale Patelli e Colombo, molto stanche, subiscono il sorpasso delle tedesche Manker e Shiller. Vittoria per le polacche Fularczyk e Michalska.
(r2)
1) POL (Magdalena Fularczyk, Julia Michalska) 7’16″86, 2) UKR (Anna Kravchenko, Olena Buryak) 7’21″29, 3) GER1 (Tina Manker, Stephanie Schiller) 7’27″86, 4) ITA (Alessandra Patelli, Giada Colombo) 7’30″21, 5) BLR (Yuliya Bichyk, Anastasiya Fadzeyenka) 7’31″32
(r1)
1) NZL1 (Fiona Paterson, Anna Reymer) 7’16″81, 2) NZL2 (Genevieve Armstrong, Zoe Stevenson) 7’21″66, 3) NED (Inge Janssen, Elisabeth Hogerwerf) 7’25″67, 4) GER2 (Julia Lier, Lisa Schmidla) 7’34″54, 5) FIN (Sanni Jyrkkaenen, Inkeri Kyynaeraeinen) 8’16″97

Due senza maschile (i primi due in finale)
Niccolò Mornati e Lorenzo Carboncini accusano 1”94 di ritardo dai tedeschi Braun e Drahotta, vincitori della prima prova di Belgrado e quarti a Lucerna, nei primi 500 metri. Tutt’altra musica, sul passo, dove gli azzurri martellano Germania e Spagna. 55 centesimi avanti ai 1000, Mornati e Carboncini danno continuità alla loro azione ed ai 1500 precedono Vela Maggi e Sigurbjonnson, a sorpresa secondi, di 2”35. Spagna all’arma bianca, tra la paura di esser recuperata da Braun e Drahotta e la voglia di mettere la punta della propria imbarcazione davanti all’Italia. Non cambia nulla, rinforzo azzurro con successo in 6’45”16. Fuori la Germania. Nell’altro recupero, invece, situazione meglio definita con, ai 1500, Australia e Serbia sicure del posto in finale. Domani, alle 10:45, sarà lotta anche con Nuova Zelanda e Francia. ITALIA IN FINALE
(r2)
1) ITA (Niccolo Mornati, Lorenzo Carboncini) 6’45″16, 2) ESP (Pau Vela Maggi, Alexander Sigurbjonsson Benet) 6’46″17, 3) GER1 (Anton Braun, Felix Drahotta) 6’47″74, 4) AUS2 (Nick Hudson, Fergus Pragnell) 7’03″38
(r1)
1) AUS1 (James Marburg, Brodie Buckland) 6’45″07, 2) SRB1 (Nenad Bedik, Nikola Stojic) 6’51″13, 3) GBR2 (Nathaniel Reilly-O’donnell, Cameron Nichol) 6’54″35, 4) GER2 (Hannes Ocik, Paul Heinrich) 6’56″08, 5) ROU (Ionel Strungaru, Ciprian Duduta) 6’56″56

Due senza femminile (i primi quattro in finale)
Campionesse olimpiche ad Atene 2004 e Pechino 2008, le rumene Susanu e Andrunache effettuano la migliore partenza e consolidano la loro leadership ai 1000 quando il loro vantaggio è pari a 2”04 sul Canada e 2”32 su Germania1 e 4”35 sull’Argentina. Proprio le sudamericane Abalo e Best sono l’obiettivo di Claudia Wurzel e Sara Bertolasi: ai 1500 ci sono due secondi di differenza e le azzurre vanno all’attacco negli ultimi 300 metri. L’Argentina risponde, centra una boa a 70 metri dal traguardo ma tutto ciò non compromette la loro qualificazione. Prima la Romania in 7’24”19, promossa assieme a Germania1, Canada e, con 1”55 su Wurzel e Bertolasi, Argentina.
(r)
1) ROU (Georgeta Andrunache, Viorica Susanu) 7’24″19, 2) GER1 (Kerstin Hartmann, Marlene Sinnig) 7’27″66, 3) CAN (Carolyn Ganes, Larissa Lagzdins) 7’29″45, 4) ARG (Maria Laura Abalo, Gabriela Best) 7’30″20, 5) ITA (Claudia Wurzel, Sara Bertolasi) 7’31″75, 6) GER2 (Lisa Kemmerer, Anne-Sophie Agarius) 7’42″46
 

ALTRI RISULTATI

Singolo maschile (i primi tre in finale)
(sf1)
1) GER1 (Marcel Hacker) 7’07″97, 2) NOR (Olaf Tufte) 7’11″27, 3) GBR2 (Graeme Thomas) 7’12″09, 4) MEX2 (Juan Carlos Cabrera) 7’13″04, 5) EGY1 (Nour El Din Hassanein) 7’24″43, 6) BEL2 (Hannes Obreno) 7’38″50
(sf2)
1) GBR1 (Alan Campbell) 7’10″41, 2) SWE (Lassi Karonen) 7’10″97, 3) MEX1 (Patrick Loliger Salas) 7’16″09, 4) GER2 (Hubert Trzybinski) 7’24″55, 5) SUI (Dimitri Weitnauer) 7’25″86, 6) ARG2 (Joaquin Iwan) 7’32″29

Doppio Pesi Leggeri femminile (i primi due in finale)
(r1)
1) NZL (Louise Ayling, Julia Edward) 7’19″10, 2) DEN (Anne Lolk Thomsen, Juliane Rasmussen) 7’21″68, 3) AUS (Bronwen Watson, Hannah Every-Hall) 7’27″49, 4) SUI (Olivia Wyss, Eliane Waser) 7’40″33, 5) ARG (Maria Clara Rohner, Milka Kraljev) 7’42″94
(r2)
1) GBR2 (Imogen Walsh, Andrea Dennis) 7’24″64, 2) NED (Rianne Sigmond, Maaike Head) 7’25″95, 3) BRA (Luana De Assis, Fabiana Beltrame) 7’39″39, 4) KOR (Myungshin Kim, Sol Ji Kim) 7’44″89, 5) JPN (Yuki Nakayama, Asumi Suehiro) 7’47″99

Doppio maschile (i primi tre in finale)
(sf1)
1) NOR (Nils Jakob Hoff, Kjetil Borch) 6’29″32, 2) GER1 (Eric Knittel, Stephan Krueger) 6’29″43, 3) GBR (Bill Lucas, Sam Townsend) 6’29″61, 4) SLO1 (Luka Spik, Iztok Cop) 6’35″88, 5) LTU (Saulius Ritter, Rolandas Mascinskas) 6’43″86, 6) EST2 (Artur Maier, Joosep Laos) 7’08″30
(sf2)
1) FRA (Cedric Berrest, Julien Bahain) 6’33″19, 2) ARG (Ariel Suarez, Cristian Rosso) 6’33″31, 3) NZL (Nathan Cohen, Joseph Sullivan) 6’34″46, 4) AUS (Jared Bidwell, Scott Brennan) 6’42″87, 5) GER2 (Linus Lichtschlag, Lars Hartig) 6’47″05, 6) EST1 (Kaur Kuslap, Vladimir Latin) 7’35″17