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Londra 2012: Chiesa di San Pietro tricolore ed applausi per gli azzurri

lunedì 23 Luglio 2012

Londra 2012: Chiesa di San Pietro tricolore ed applausi per gli azzurri

ROMA, 23 luglio 2012 Si e’ svolta nel pomeriggio la messa della squadra olimpica azzurra nella chiesa italiana di San Pietro, a Clerkenwell Road, alla presenza del Presidente del CONI, Giovanni Petrucci, e del Segretario Generale e Capomissione, Raffaele Pagnozzi. La funzione religiosa, particolarmente colorata e accompagnata dal calore della gente accorsa in massa, e’ stata presieduta da Monsignor Antonio Mennini, e concelebrata – tra gli altri – da Mario Lusek, cappellano dell’Italian Team, arrivato in mattinata nella capitale inglese insieme ai vertici del CONI. L’ambasciatore Vanni Darchirafi e il console Alain Giorgio Maria Economides hanno fatto gli onori di casa.

La delegazione di atleti era guidata da Giovanni Pellielo, alla sua sesta partecipazione olimpica, insieme ai compagni di squadra del Tiro a Volo, Fabbrizi e Jessica Rossi. Daniele Molmenti, Camporesi, Cipressi e la Gia Pron (Canoa), Elania Nardelli, Francesco Bruno e Luca Tesconi Tiro a Segno) completavano il quadro degli azzurri in chiesa. Ai presenti e’ stata distribuita la guida liturgica che accompagnerà gli azzurri durante la permanenza olimpica, all’insegna del messaggio di Papa Benedetto XVI al mondo dello sport. “Siate campioni nello sport e nella vita, con le vostre gare offrite al mondo un avvincente spettacolo di disciplina e umanità, di bellezza artistica e di tenace volontà. Lo sport e’ una scuola di valori umani e cristiani, Un’importante lezione di vita. Voi, cari atleti, siete modelli per i vostri coetanei”, questa la sintesi del pensiero del Pontefice che fa da manifesto all’opuscolo distribuito agli atleti. Prima della funzione e’ stato amplificato il messaggio dell’Angelus odierno: il Papa ha ricordato l’inizio dei Giochi Olimpici, come evento dal grande valore simbolico, cui la Chiesa guarda con grande simpatia. “Preghiamo affinché ispirino una vera esperienza di fraternità tra i popoli della Terra”. Pellielo, Molmenti, la Rossi, Camporesi, Nardelli e Bruno hanno recitato le letture, sotto lo sguardo attento dei presenti.

Il Presidente Petrucci ha ringraziato la gente per l’entusiasmo e ricordato l’importanza della scelta del Coni. “Siamo stati il primo Comitato olimpico a portare un sacerdote al Villaggio Olimpico, perché vincere l’oro e’ bello ma la salvezza dell’anima e’ l’oro più bello. Diamo valenza a certi ideali, onoreremo le vittime di Monaco ’72 con un minuto di silenzio al Villaggio, nella nostra Missione. In bocca al lupo a tutti gli atleti”.

Subito dopo sono stati rivelati i contenuti di una lettera inviata dal Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinale Angelo Bagnasco, al Presidente Petrucci. Bagnasco ha preliminarmente ringraziato il CONI per aver confermato la figura del cappellano all’interno della squadra olimpica, come segno dell’amicizia della Chiesa all’interno del mondo dello sport. “Auspico che la vostra competizione sia leale e appassionata, per giungere così ai successi sperati e attesi, manifestando che lo sport e’ anche un veicolo educativo e che la vera sfida non e’ solo quella di ottenere riconoscimenti umani ma pure quei premi che, come insegna la Scrittura (cita il Salmo 19), sono preziosi più dell’oro, di molto oro fino”.

Finale da brividi: tutti in piedi, mano sul petto e parole d’orgoglio. Per una canzone speciale: l’Inno d’Italia.