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Gila, Basa e Tuccinardi: un bronzo ricco di soddisfazione a Berlino

lunedì 8 Ottobre 2012

Gila, Basa e Tuccinardi: un bronzo ricco di soddisfazione a Berlino

ROMA, 08 ottobre 2012 – Tornano con uno splendido bronzo al collo, Daniele Gilardoni (Can. Milano), Stefano Basalini Giorgio Tuccinardi (Forestale), dalla trasferta berlinese. Per i pluriiridati canottieri, è stata un’ottima prestazione condivisa con parte dell’otto e doppio Pesi Leggeri della nazionale tedesca.
Accoglienza da grandi star per i nostri atleti che durante la presentazione degli equipaggi e la premiazioni hanno ricevuto una marea di applausi da parte del pubblico. Dopo la gara, il via ai festeggiamenti, in onore dell’undicesima edizione di questa regata, organizzata in ricordo della caduta del muro di Berlino.

Tuccinardi riflette ad alta voce sull’esperienza berlinese: “Sono contento per il risultato e per l’ottima prova del nostro equipaggio che, per più di metà gara, ha lottato per la seconda posizione. Solo un errore del nostro timoniere non ci ha permesso di superare la barca avversaria e quindi passare subito al comando, visto che negli ultimi km è praticamente impossibile effettuare sorpassi. Sono comunque soddisfatto, avremmo bisogno di queste gare anche in Italia”.

Basalini è d’accordo. “E’ stata una gara faticosa ma sicuramente affascinante. Quindici km sono tanti ma, in sintonia con i tuoi compagni, danno sicuramente una bella sensazione. Sono soddisfatto, oltre che della gara, anche della bellissima accoglienza in quel di Berlino. Non pensavamo noi italiani di aver così tanta considerazione e stima”.

In chiusura le parole di Gilardoni. “Berlino mi affascina, riesce sempre a darmi carica e determinazione. Insieme a Tuccinardi, Basalini e l’ amico /avversario Jonas abbiamo passato 3 giorni all’insegna dell’amicizia. Ci hanno ricordato che il canottaggio è anche aggregazione un concetto che a volte, in alcune situazioni, perdiamo. Questo modo di intendere lo sport è eccezionale e davvero stimolante; passare dal puro agonismo ad uno spirito festoso con quegli stessi atleti che fino ad un anno fa erano tuoi avversari sui campi di gara in competizioni a livello mondiale. Questo secondo me è il bello del canottaggio. Sarebbe auspicabile che anche nel nostro paese si cambiasse un po’ mentalità, avvicinandosi un po’di più a questa cultura sportiva”.