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Federico Garibaldi ed una famiglia ai remi

mercoledì 18 Luglio 2012

Federico Garibaldi ed una famiglia ai remi

ROMA, 18 luglio 2012 – Quando lo sport è una questione di famiglia. Il nonno Federico Ramella è stato il fondatore, papà Fulvio è attualmente il presidente della Canottieri Santo Stefano al Mare, zio Andrea Ramella è l’allenatore. Mamma Claudia è sempre nelle vesti di operatrice TV, con la sua telecamera non perde mai neppure un secondo di vita della società nei campi di regata di tutta Italia. Il fratello più grande Francesco e la sorella più piccola Margherita? Ovviamente remano anche loro. Così Federico Garibaldi, medaglia di bronzo ai Mondiali Coastal in doppio con Riccardo Burato a Bari nel 2011 ed ora ai nastri di partenza della Coupe de la Jeunesse nella specialità del quattro di coppia.

Remare: Federico proprio non ne potevi fare a meno…
“Il canottaggio è sempre stato lo sport di punta a casa mia con nonno, papà e zio. Ho iniziato fin da quando avevo meno di 10 anni ad uscire in barca, tanto che la mia attività agonistica è iniziata nel 2004 da Allievo A. La spinta più grande me la diede mio zio a cominciare e da li in poi è nata la passione. Prima praticavo calcio e nuoto”.

E perché, dopo aver provato il canottaggio, non lo hai lasciato?
“Oltre alla tradizione della mia famiglia, è uno sport acquatico, importante per me perché amo essere a contatto con l’acqua e mi piace l’ambiente che lo circonda. Anche poter viaggiare tanto durante l’anno, grazie alla regate, è una caratteristica a suo favore”.

Le prime gare?

“Subito in medaglia, con il terzo posto, ma le soddisfazioni più importanti sono arrivate a partire dalla categoria Ragazzi. Prima non ero abbastanza competitivo a livello nazionale, ma in Liguria facevo la mia figura”.

Pronto per la Coupe?
“Purtroppo mi sono potuto allenare una sola settimana con il mio equipaggio a causa della sostituzione “last-minute”. Comunque, non abbiamo perso tempo e ci siamo impegnati per trovare l’assieme in barca. Siamo convinti di fare bene a Banyoles, questa esperienza significa tanto per me perché per la prima volta vestirò azzurro. E sono sicuro non sarà l’ultima!”.

I nuovi compagni di barca?
“Mi hanno accolto subito bene e mi sono sentito a mio agio sia dentro e fuori la barca. Lorenzo Gerosa è il Capitano. E’ lui capovoga, dirige la nostra barca. Andrea Guanziroli è il Nemico-Amico. E’ tutto l’anno che ci fronteggiamo in singolo ed ora siamo compagni di barca. Riccardo Coan è la piccola bestia. Nonostante sia ancora Ragazzo, è riuscito ad avere un posto su una barca per la Coupe”.

Il tuo futuro?
“In primis, partecipare a un Mondiale con la maglia azzurra. Più avanti l’obiettivo principale è l’Olimpiade! E magari avere un futuro come allenatore in società per portare avanti l’attività a questi livelli”.

Il tuo campione?
“Il singolista neozelandese Mahè Drysdale. Tanto che in società mi chiamano addirittura con il suo nome”.