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Lo Bue e quattro senza maschile: pensieri d’oro

sabato 18 Agosto 2012

Lo Bue e quattro senza maschile: pensieri d’oro

Lo Bue e quattro senza maschile: pensieri d’oro

PLOVDIV, 18 agosto 2012 – E due! Dopo Eton Dorney 2011, le Lo Bue sisters (questo il fan club su Facebook) sbancano anche Plovdiv. Il loro valore esce alla distanza, precisamente nell’ultimo quarto di gara in cui rifilano sei secondi alle statunitensi Brown e Cavallo che ai 1500 cullavano il sogno di diventare campionesse mondiali nel due senza.

Ci ho creduto sempre, in particolar modo negli ultimi 500 metri quando gli Stati Uniti iniziavano a confondersi ed a prendere una boa dietro l’altra. Non potevamo farci sfuggire questa occasione – dichiara la diciottenne Giorgia Lo Bue Quest’anno abbiamo ricominciato da zero ed è stato ancor più bello vincere oggi in questo modo“. Giorgia ricorda poi una massima di Benedetto Vitale, loro allenatore alla Canottieri Palermo venuto a Plovdiv assieme al presidente Eduardo Traina, a papà Ninni, mamma Francesca ed al fratellino Francesco, classe 2003, che da qualche tempo ha iniziato a remare. “Quando vinci una volta può esser fortuna ma quando ti ripeti allora è senz’altro bravura“. La stagione. “Ottima: penso anche ai successi al Memorial d’Aloja ed agli Europei. Meglio di così non poteva andarci e, oltre a Beni Vitale, voglio ringraziare i tecnici federali Massimo Casula e Ciccio Esposito ed i nostri genitori che non fanno mai mancare il loro sostegno“.

Mi aspettavo una lotta così serrata con gli Stati Uniti – commenta la diciassettenne Serena Lo BueAbbiamo sentito la pressione ma non gli abbiamo dato peso. Siamo rimaste concentrate sempre sul nostro obiettivo. Abbiamo poco tempo per goderci questo successo: dobbiamo infatti preparare l’otto per la finale di domani“. Le Lo Bue gareggiano ancora domattina alle 10:45 (le 11:45 a Plovdiv).

Dopo nove anni, nuovo successo per il quattro senza plasmato e seguito a Piediluco dal CT Claudio Romagnoli e dal tecnico federale Walter Bagliano. Gli eredi di Martino Goretti, Riccardo Fasoli, Marco Cecchin e Luca Martin sono Stefano Oppo, oristanese tesserato per la Canottieri Firenze, Alberto Di Seyssel (Can. Armida), Lorenzo Pietra Caprina (Can. Firenze) e Paolo Di Girolamo (Fiamme Gialle). Vittoria al cardiopalmo, un solo centesimo di vantaggio sulla Romania che quasi era riuscita a rimontare il secondo e mezzo di svantaggio maturato ai 1500. Quasi…”Non ce l’aspettavamo, noi eravamo venuti qui a Plovdiv per realizzare la nostra miglior prestazione dopo aver conquistato il titolo europeo a Plovdiv. Oggi volevamo vedere dove riuscivamo ad arrivare. Allungo ai 1200 ed ai 1400. Ultimi 250 metri con il fuoco negli occhi dedicati a Walter e Lello che ci hanno seguito per l’intero raduno“.

Grande, grandissimo tifo – dice a caldo Oppo – Sono contento di aver condiviso quest’esperienza con mio fratello Matteo che mi è stato molto vicino a Piediluco e non ho parole per questi grandi compagni con cui ho avuto la fortuna di remare. Volevamo ritrovarci dopo una semifinale in chiaroscuro, ci siamo ritrovati alla grande in barca e l’abbiamo sentita scorrere, oggi, come non mai“.

In batteria non era la barca di Piediluco, in semifinale ancora peggio – aggiunge il capovoga Di Girolamo – Abbiamo deciso di pensare ciascuno ai propri errori e di fare la gara della vita. Ci siamo riusciti con grande personalità e, credetemi, battere questa Romania era tutt’altro che semplice“. “Opprimente, davvero opprimente questa Romania – dice con un filo di voce Di Seyssel che riporta l’Armida sul podio al Mondiale Junior dopo le medaglie vinte da Bosco e Mondino a Trakay 2002 – Siamo contenti per questo risultato che ripaga il grande impegno di tutti: noi, le nostre società e gli allenatori della Federazione“.