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Plovdiv: Le dichiarazioni degli azzurri dopo la 3^ giornata

venerdì 17 Agosto 2012

Plovdiv: Le dichiarazioni degli azzurri dopo la 3^ giornata

Plovdiv: Le dichiarazioni degli azzurri dopo la 3^ giornata

PLOVDIV, 17 agosto 2012

Pietro Ruta (singolo PL): “Non mi aspettavo di trovare pronti a partire così forte. Io ho mantenuto il mio passo e poi, dai mille in avanti, ho attaccato incrementando poi il vantaggio nei 500 metri finali. Nel complesso, davvero una bella semifinale, davvero tosta con avversari che bene ho fatto a non sottovalutare“.

Luca De Maria (due senza PL): “Ci è toccata una semifinale veramente dura, tutti i probabili medagliati erano con noi. Siamo partiti forte ma gli altri ancora di piu! Ma senza farci prendere dal panico abbiamo insistito sul nostro passo fino ai 1000, poi abbiamo attaccato mentre gli altri pagavano la partenza kamikaz. Agli ultimi 500 ancora un paio di attacchi per andare via dal terzo e quarto (Francia e Repubblica ceca) che lottavano per il terzo posto. Per la vittoria non fa niente ci bastava entrare in finale, ci giocheremo tutto lì“.

Armando dell’Aquila (due senza PL): “Luca ha spiegato in maniera completa il nostro pensiero sulla gara. Posso solo aggiungere che oggi è un inizio: miglioreremo per la finale cercando, con l’uscita di domani, un maggior feeling con la barca“.

Davide Mumolo (quattro di coppia Jun): “La gara è andata bene: dopo la partenza siamo passati avanti tenendo l’Ucraina dietro e, ancor più staccate, Germania e Ungheria. Soltanto dopo i 1500 gli ucraini si sono avvicinati ma al loro allungo abbiamo risposto bene rinforzando e mantenendo la posizione“.

Tiziano Evangelisti (quattro di coppia Jun): “Siamo partiti ancor prima di scendere in acqua con l’intenzione di dare il meglio di noi stessi come se fosse una finale. Credevamo di fare la gara sulla Germania ma invece sono usciti fuori inaspettati ungheria e Ucraina. Dalle acque estarne sono riuscite ad arrivare seconda e terza. Ora pensiamo alla finale di domani“.

Luca Rambaldi (quattro di coppia Jun): “Siamo partiti come se si trattasse di una finale, credevamo che la Germania potesse infastidirci di più ma così non è stato. Abbiamo incontrato un’inaspettata Ucraina alla quale abbiamo tenuto testa e controllato fino alla fine di una gara comunque tirata“.

Veronica Calabrese (quattro di coppia Jun): “Gara molto importante. Abbiamo cominciato le batterie con il piede sbagliato ma gia ai recuperi abbiamo saputo cambiare la tattica di gara. La nostra forza è l’unione: cio’ che si è visto nella gara di oggi al passaggio dei mille. Ci siamo fatte sempre più sotto andando ad incrementare”.