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Matteo Lodo, Rincorrendo il mio sogno

venerdì 5 Agosto 2011

Matteo Lodo, Rincorrendo il mio sogno

ETON, 05 agosto 2011 Matteo Lodo e il canottaggio, un rapporto sempre più stretto grazie a Fiamme Gialle e Nazionale. A Eton è al secondo carrello dell’otto, al primo Mondiale (primo anno Junior) lo attende subito una finale contro Spagna, Germania, Gran Bretagna, Stati Uniti e Repubblica Ceca.

Alla vigilia di un appuntamento così importante, si parla del suo percorso remiero. “Le Fiamme Gialle hanno portato i remoergometri alle medie, mi è piaciuto subito e così ho deciso di lanciarmi nel canottaggio dopo aver provato pallavolo e nuoto”. Cosa ha trovato Matteo a Sabaudia? “Un ambiente sano, una competizione stimolante ed il feeling con i nuovi compagni di squadra: tutti quanti diamo il massimo di noi stessi, ci sosteniamo a vincere per crescere in armonia”.

Remare con i campioni è davvero stimolante, vedi per esempio Alessio Sartori. “E’ il mio mito, oltre a essere il cugino di mamma. Ho sempre seguito le sue gare, per me è uno stimolo importante anche negli allenamenti”. Alle Fiamme Gialle, Matteo Lodo ha inoltre trovato un allenatore che sa trasmettergli la giusta carica. “Rocco Pecoraro? Lo stimo tantissimo. Una grande persona, un grande tecnico che mi ha insegnato molto, non solo a far scorrere la barca”.

Il titolo europeo in Polonia, dopo il quarto titolo italiano conquistato nella specialità del due senza junior assieme a Paolo Di Girolamo (foto a lato). “Una grande emozione, non ci aspettavamo una vittoria con così ampio margine. Ce ne siamo andati tutti quanti consapevoli che il Mondiale sarebbe stata assolutamente un’altra cosa, consapevoli di avere ancora molto da lavorare ma con una bella iniezione di fiducia”.

L’esperienza di Piediluco in raduno? “E’ stata multo dura, i tecnici federali ci hanno messo sempre alla prova ed è stato un bene perché la sicurezza del posto non ti trasmette le giuste sensazioni. Io ed i miei compagni di barca abbiamo stretto una bella amicizia, ci siamo fatti forza a vicenda e adesso, da campioni d’Europa, siamo pronti a vivere le emozioni di questa finale”.