Il sogno si avvera di nuovo per Matteo Stefanini
Il sogno si avvera di nuovo per Matteo Stefanini
SAN MINIATO, 02 settembre 2011 – I posti a disposizione in semifinale erano tre. La lotta, come sempre a questi livelli, dura: Australia, Cuba, Germania, Nuova Zelanda, Ucraina. L’ingresso in finale significa, oltre all’opportunità di potersi giocare domani una medaglia ai Campionati Mondiali Assoluti di Bled, in Slovenia, la certezza di andare ai Giochi Olimpici di Londra nel 2012.
Matteo Stefanini, ventisettenne cresciuto nella Canottieri San Miniato, per la quale ha già disputato la manifestazione a cinque cerchi (Atene ’04 in singolo), e oggi nelle Fiamme Gialle, è riuscito dove doveva riuscire: il suo quattro di coppia, comandato dal passo di Rossano Galtarossa e spinto, oltre che da lui, dai compagni Simone Venier e Paolo Perino, ha lottato con le unghie e con i denti, ed è andato ad agguantare in una difficilissima semifinale il terzo posto valido per la finalissima.
E’ stata una gara arcigna la semifinale affrontata dal quadruplo azzurro che vede Matteo al secondo carrello: allo start sono tedeschi e australiani a prendersi le posizioni di sicurezza, che non molleranno più, e a lasciare agli altri quattro equipaggi la lotta per l’ultima piazza valida per la finalissima; i sorprendenti cubani, Italia e neozelandesi dai 500 in poi si mettono punta a punta a giocarsi la qualificazione, con i caraibici che poco a poco mollano, mentre i Kiwi continuano a battagliare con gli azzurri.
Gli ultimi 200 metri sono da censurare per i malati di cuore: Germania e Australia sono andate, cinque secondi dietro tra azzurri e neozelandesi è bagarre, l’Italia di Stefanini ha una manciata di centesimi da difendere, poche briciole, la Nuova Zelanda attacca a spron battutto ma gli azzurri, con cuore e lucidità riescono a non perdere la testa e a far sì che la barca continui a scivolare.
Sulla linea d’arrivo esplode la gioia dei nostri: per otto centesimi appena l’Italia è terza. Matteo Stefanini, otto anni dopo Atene, torna alle Olimpiadi, e con lui un pezzo del circolo giallorosso che gli ha trasmesso la passione e dove lui ha colto quelli che ancora oggi sono successi di altissimo livello.
Ma Londra dista ancora un anno, prima c’è da difendere l’argento conquistato lo scorso anno a Karapiro, in Nuova Zelanda. Stefanini lo sa, e non vuole mancare un altro appuntamento con la storia. Una storia che è anche quella della Canottieri san Miniato.
Ufficio Stampa Canottieri San Miniato