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Gianni Postiglione, In Grecia non ci sono allenatori professionisti

giovedì 10 Novembre 2011

Gianni Postiglione, In Grecia non ci sono allenatori professionisti

VARESE, 11 novembre 2011 – Trenta club e ottocento atleti. E’ questo il “patrimonio” di Gianni Postiglione, Direttore Tecnico della Grecia, che apre la seconda giornata della FISA Coaches Conference. Nel suo intervento traccia un bilancio della sua personale esperienza culminata nel 2011 con la vittoria del titolo mondiale nel doppio pesi leggeri, l’argento nella specialità del quattro senza e la vittoria nel medagliere degli Europei. “In Grecia non esistono allenatori professionisti, i club focalizzano particolarmente la loro attenzione sugli aspetti tecnici. Il Comitato Olimpico Nazionale? Non considera le specialità non olimpiche ed il Ministero si concentra soprattutto sullo studio, poco sullo sport ed il tempo libero”. Aver creato un gruppo motivato è alla base della sua attività. “Sono realmente soddisfatto per il lavoro condotto dai miei collaboratori: io, loro ed i nostri atleti di tutte le categoria formiamo un team molto affiatato”.

In una nazione colpita fortemente dalla crisi, un DT non può lasciare nulla al caso e non può permettersi sbagli. Postiglione snocciola gli aspetti principali di una pianificazione adeguata. “Tecnica, psicologia, sviluppo, valutazione, controllo e metodo d’allenamento: una valutazione più esaustiva dal punto di vista medico, test al remoergometro su 150 metri, 2000, 5000 e 17 chilometri”. Postiglione, giunto a Varese con la moglie Teresa ed i figli Francesca e Giovanni Luca, saprà stasera se riceverà per la seconda volta (la prima nel 2006 n.d.r.) il premio FISA “Coach of the Year”.