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Querini-Ospedalieri, questione di feeling

venerdì 2 Luglio 2010

Querini-Ospedalieri, questione di feeling

PIEDILUCO, 02 luglio 2010Quattro atleti della Ospedalieri Treviso e tre della Querini: parte del Veneto nelle rassicuranti mani di Primo Baran e Massimo Glos. Li troviamo tutti insieme sotto il sole davanti al Centro, Baran li rassicura e gli fornisce le indicazioni per la loro gara mentre Gios prende le corrette misure dell’imbarcazioni. Click! Poi Baran scappa via verso le tribune, visibilmente indaffarato ma con il sorriso sempre sulle labbra (a un campione olimpico si perdona tutto!) e qualche battuta sulla recente sfide delle Repubbliche Marinare.

Allora è Gios a spiegare : “Noi, a Treviso,ci alleniamo sul fiume Sile. Ci sono condizioni sicuramente non semplici per poter condurre una capillare attività di promozione del canottaggio. L’impegno ce lo mettiamo tutto, i numeri sono tornati a essere buoni: qualche ragazzo non è qui a Piediluco ma lo abbiamo lasciato a casa per vari motivi, compreso un Allievo volato dalla bicicletta…”.

Per la Ospedalieri Treviso c’è la Cadetta Vittoria Cavinato, gli Allievi Riccardo Pagnani, Matteo Bandiera e Alberto Pivato. “Ci sono anche altri ragazzi della Querini, viviamo quest’esperienza insieme perché i rapporti tra noi sono molto buoni: tra Venezia e Treviso ci sono solo trenta chilometri e le occasioni di interscambio non ci mancano”.

La scomparsa di Renzo Sambo ha lasciato un vuoto incolmabile nel canottaggio italiano, figuriamoci all’Ospedalieri Treviso. “Adesso ci stiamo riprendendo, ma ci sono stati mesi davvero difficili. L’eredità di Renzo è davvero molto importante: sono i grandi insegnamenti, nel canottaggio e nella vita, di un grande personaggio e grande uomo”. La ripetizione della parola Grande non è certamente casuale ma puramente voluta.