Mondiali: none Bello e Pollini nel doppio PL, Miani in finale
Mondiali: none Bello e Pollini nel doppio PL, Miani in finale
KARAPIRO (NZL), 05 novembre 2010 – In mattinata, a Lake Karapiro sotto una leggera e fastidiosa pioggia, solo una barca azzurra in gara. Il doppio leggero femminile di Giulia Pollini (Canottieri Cernobbio) ed Erika Bello (Canottieri Lazio) si piazza terzo nella finale B chiudendo il Mondiale al nono posto. Giulia ed Erika danno filo da torcere a Cina e Stati Uniti per oltre 1500 metri: il massimo vantaggio sulla barca a stelle e strisce è 1’’39, ai 1500 le due barche sono appaiate. Sale il ritmo delle cinesi nell’ultima parte del percorso, vanno a chiudere al comando la regata in 7’40’’46 con 37 centesimi di vantaggio sugli USA e 2’’40 sull’Italia.
“Siamo contente della gara – afferma Erika Bello -, abbiamo fatto una buona partenza: ai 1500 ci sono arrivate delle raffiche e li ci siamo un pochino scomposte. Peccato perché potevamo vincere la finale B, anche Josy era contento perché eravamo pure belle tecnicamente ma per quest’anno siamo soddisfatte di questo nono posto che è un bel punto di partenza per l’anno delle qualificazioni olimpiche“.
Un’ora dopo niente pioggia, c’è il sole e una situazione di moderato vento contro (anche laterale alla partenza) per la semifinale di Marcello Miani. Il ravennate si posiziona immediatamente a ridosso del campione mondiale Duncan Grant (Nuova Zelanda) ma davanti all’olandese Schouten e allo slovacco Babac. Allungo di Babac poco prima dei 1000 metri, tre centesimi avanti a un tranquillo Miani ai 1000: entrambi sono a un secondo e mezzo da Grant, arranca Schouten. Ai 1400 l’attacco di Marcello che va così a soffiare addirittura la leadership al padrone di casa, Babac e poi, praticamente dal nulla (quinto posto), sbuca il danese Stephansen: ai 1750 Grant è vicino all’eliminazione, uno spettro che si materializza al traguardo perché Stephansen completa il suo capolavoro (7’20’’46) rifilando 1’’05 a Babac e 2’’92 a Miani, entrambi qualificati a scapito del campione del mondo in carica che annaspa negli ultimi 500 metri di Lake Karapiro. Avanti anche l’ungherese Galambos (7’31’’75), il giapponese Takeda (7’33’’71) e l’inglese Chambers (7’35’’72).