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Mauro Acerra, Folgorato dal quattro senza PL di Atene

lunedì 2 Agosto 2010

Mauro Acerra, Folgorato dal quattro senza PL di Atene

RACICE, 02 agosto 2010 – Ecco il secondo jolly, calato sul tavolo del Mondiale Junior dalla Canottieri Lazio!
Dopo Massimiliano Rocchi, ecco Mauro Acerra, partenopeo di Castellammare trasferitosi a Roma per motivi lavorativi del papà.

Strano a dirsi, poiché nasce e vive 16 anni nel paese dei Fratelloni dello sport italiano, ma il canottaggio lo scopre per puro caso. “Nel 2004, in vacanza assieme a un dottore che me lo ha consigliato per prevenire la scoliosi. A colazione, avevamo acceso RAI3 per seguire le Olimpiadi: se non ricordo male, stavano proprio trasmettendo la finale del quattro senza pesi leggeri con Salvatore Amitrano. Ho accettato al volo l’idea di provare una barca da canottaggio, quelle immagini mi avevano esaltato”.

Quattro anni al CN Stabia, momenti intensi dove la passione di Mauro cresce a dismisura.
Non poteva essere altrimenti con bravi tecnici come Gennaro Cavaliere, Maurizio Zingone e, soprattutto, Antonio La Padula a cui devo buona parte delle future fortune da Junior. Mi è dispiaciuto un sacco dover lasciare Castellammare. Il lavoro di papà, l’Università di mia sorella Antonella: ho voltato pagina ma a Roma mi sono trovato, e mi trovo tutt’ora, molto bene”.

Ecco la Canottieri Lazio: dopo gli albori in Campania, c’è subito da pensare a un futuro da protagonista e serve un buon partner per tentare insieme la scalata. “Prima io e Max abbiamo provato rispettivamente con Dal Pra e Palumbo, poi le nostre strade si sono finalmente incrociate. La Coupe nell’otto a Vichy è stata una buonissima esperienza anche se già volevamo il Mondiale. Con il nostro tecnico Giovanni Sorrentino abbiamo cambiato tipologia di allenamento: più remoergometro, più barca e i risultati sono arrivati nel 2010”. Già, quella freccia in due senza, quei secondi posti alle spalle dei futuri olimpici a Singapore Nannini e Di Costanzo.

In Francia la gara più bella. “E’ vero, il nostro otto non è riuscito a vincere ma mai dimenticherò quei primi 1500 metri punta a punta con la Gran Bretagna”.

Cinquantadue giorni di raduno a Piediluco, volati come un lampo nel cielo.
“Sono soddisfatto, tra noi del ‘quattro con’ si è davvero creato un bel feeling e i momenti fuori dall’acqua li abbiamo trascorsi insieme chiacchierando o giocando alla playstation. Ci attende ora un Mondiale tosto, venderemo sicuramente cara la nostra pelle”.

Mauro viene dal calcio (Club Napoli) e dall’atletica leggera (corsa a ostacoli).
Ma il canottaggio è tutta un’altra cosa, ricordo di aver smesso solo un paio di settimane a Castellammare per la delusione causata da una mancata convocazione per un Meeting Nazionale. Antonio La Padula mi ha poi dato nuovi stimoli per proseguire. Voglio anche ringraziare Giovanni Sorrentino per aver impostato il due senza e mio papà per avermi sempre sostenuto. Mi pare di aver capito che lui in passato abbia frequentato un corso di canottaggio durato una settimana”. Forse inconsciamente la voglia di primeggiare in questa disciplina gliela ha trasmessa lui, chissà…

 
Nelle immagini: Mauro Acerra; Acerra e Rocchi al Memorial d’Aloja 2010