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Davide Tabacco, Il canottaggio? Una questione di famiglia!

lunedì 2 Agosto 2010

Davide Tabacco, Il canottaggio? Una questione di famiglia!

RACICE, 02 agosto 2010 “Tra il calcio e il canottaggio la scelta non è stata poi così difficile”. Lo confessa candidamente Davide Tabacco, nato e cresciuto alla Moltrasio. “Dovevo decidere se la domenica era meglio rincorrere un pallone insieme ad altri 10 amici oppure gareggiare in barca e sentire l’acqua scorrere sotto di me”.

Meglio osservare il cambio delle stagioni, in mezzo al verde ed a stretto contatto con il proprio lago. Meglio sviluppare lo spirito di squadra in altri modi abbandonando le scarpe bullonate. Meglio seguire i consigli di papà Alberto (allenatore della Canottieri Moltrasio), undici volte campione italiano nel sedile fisso a Carate. “E’ il paese sul lago di Como dove abito, a cinque minuti dalla Canottieri. Papà non mi ha costretto a remare, mi ha solo dato qualche suggerimento ed è stato bello iniziare e vivere il canottaggio inizialmente come puro divertimento”.

E’ il suo primo Mondiale ma l’aria dei grandi campi di regata internazionale l’ha già respirata. “Oro e bronzo a Lucerna nella Junior City Eight con i colori della Lombardia: il Rotsee ti dà una carica esplosiva, io ed i miei campioni ci siamo entusiasmati remando nello stesso posto dove ogni anno si danno battaglia grandi campioni”.

Il raduno di Piediluco: un’occasione per preparare corpo e mente in vista di Racice.
“Mi sono reso conto di cosa significa essere in Nazionale: ci sono situazioni difficili da superare, quando la barca non va come desideri, ma noi le abbiamo sempre superate bene. Massimiliano Rocchi è un ottimo capovoga, Mauro Acerra lo chiamiamo ‘sceriffo’per la sua buona visione delle cose e Nicholas Tenaglia è davvero scafato in quanto a esperienza”.

Tabacco (appassionato di Inter, fotografia e musica) gareggia nella specialità del ‘quattro con’ a Racice, ci tiene a ricordare chi lo ha accompagnato verso la Nazionale. “Il rapporto con la mia sorella gemella Emanuela è davvero speciale. Su Facebook oppure a casa, parliamo molto e condividiamo ciò che è accaduto nel corso della nostra giornata. Mio papà e mio nonno hanno fatto di tutto per aiutarmi. In particolare, papà mi ha fatto capire che se ti alleni seriamente prima o poi tutti i tuoi sacrifici vengono ripagati”.