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Canottieri Milano ad Avignone, le voci dei protagonisti

martedì 23 Novembre 2010

Canottieri Milano ad Avignone, le voci dei protagonisti

MILANO, 23 novembre 2010 – È finita ieri sera la trasferta che ha portato due equipaggi della canottieri Milano sulle acque del Rodano ad Avignone. Dopo aver presentato e commentato la trasferta ora alcune voci dei membri dell’otto.

Da notare che, sebbene l’equipaggio fosse composto da pesi leggeri e formato da due ragazzi (Francesco Pellò e Edoardo Pozzato), due junior (Enrico Schinelli e Ludovico Vacchelli) due under 23 (Giulio Pescatore e Ambrogio Miserocchi) e due PL (Josè Casiraghi e Daniele Gilardoni), è riuscito a farsi valere e arrivare terzo contro avversari senior.

Daniele Gilardoni, capitano di questa squadra: “Sono arrivato alla Milano con due obiettivi, raggiungere la mia massima aspettativa in campo agonistico internazionale e far crescere con me un gruppo di giovani (un po’ come ho fatto già alla Lario con ottimi risultati).Questa seconda trasferta mi ha fatto capire che siamo sulla strada giusta e ringrazio società e ragazzi per la stima e fiducia nei miei confronti che ultimamente per motivi non chiari è mancata da parte di qualcuno”.

Giulio Pescatore, giovane capovoga , ci racconta la gara: “ la partenza è stata eseguita bene, la barca stava “su” e viaggiava, siamo riusciti a tenere un gran bel passo fino al giro di boa dopo il quale, forse anche perché non siamo abituati ad allenarci in posti con cambi di corrente, la barca è peggiorata lievemente e l’equipaggio spagnolo di Banyoles ci ha preso diversi secondi. Mi ha entusiasmato lo spirito di sacrificio dei nostri due campioni Casiraghi e Gilardoni che si sono messi a disposizione e ci hanno aiutato a crescere come singoli e ancora di più come squadra.”

Josè Casiraghi, in forza da diversi anni alla Canottieri Milano, dichiara: “La mancata convocazione per i Mondiali di Karapiro è stata una grossa delusione non ancora digerita ne capita, ma gare come queste mi danno fiducia perché capisco di avere un gruppo di giovani ragazzi con cui crescere, con cui soffrire ma anche con cui raggiungere gli obbiettivi comuni, anche i più difficili!”

Francesco Pellò, giovane atleta ancora appartenente alla categoria Ragazzi, ci racconta l’esperienza di fare barca con gente del calibro di Gilardoni e Casiraghi. “ Per me è stato un grande onore fare barca con due persone e due campioni quali loro: fin da quando ero allievo A guardavo Josè allenarsi e vincere e leggevo i risultati di Daniele e ora aver fatto la barca con loro mi rende veramente felice, ci siamo organizzati benissimo, ci siamo impegnati e abbiamo lavorato insieme. Mi auguro che questo sia un vero punto di partenza per tutta la squadra!”

Francesco Fumagalli, neo responsabile del settore ragazzi-junior, ammette “l’impegno da parte di tutti c’è stato, l’obbiettivo inizialmente era divertirsi e fare gruppo ma con il passare degli allenamenti abbiamo capito che potevamo sicuramente far bene. Il bronzo comunque è un gran risultato, medaglia guadagnata e non persa! Ora ci prepariamo per le gare nazionali e vedendo come i ragazzi hanno vissuto questa trasferta possiamo pensare di portarli a Amsterdam e Londra nel Marzo 2011.”

Vicino al team anche il Presidente Patric Trancu che ha inviato i complimenti dalla lontana Chicago: “ Sono soddisfatto della prova e dello spirito che ha caratterizzato l’armo. L’otto è una barca che simboleggia appartenenza e spirito di gruppo, i cardini su cui poggiano i nostri 120 anni”

Durante la trasferta non sono mancati i contatti con il vicepresidente Luciano Visai e Sandro Pellò, primo tifoso del team meneghino. 

Luca Broggini