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Da Chengdu a Pechino per il saluto finale

martedì 5 Maggio 2009

Da Chengdu a Pechino per il saluto finale

Da Chengdu a Pechino per il saluto finale PECHINO, 5 maggio 2009 – L’avventura cinese targata Canottieri Milano ha chiuso ufficialmente i battenti. Una trasferta durata otto giorni, centonovantadue ore tra sport, agonismo, cultura e tradizione locale. L’ultima giornata della spedizione lombarda ha visto il trasferimento del team da Chengdu a Pechino, la metropoli olimpica. Grattacieli imponenti, strade a 6 corsie e tanta frenesia sono solo alcuni degli aspetti che si possono evidenziare per la città che ha le stesse dimensioni del Belgio.
Essere nella città olimpica, sentirsi parte integrante dell’atmosfera sportiva che ancora oggi avvolge Pechino ha fatto si che i 15 componenti del team accantonassero la stanchezza per prendere subito parte alla visita della metropoli. Dopo cena destinazione piazza Tienanmen, famosa soprattutto per la proclamazione della Repubblica Popolare Cinese da parte di Mao Zedong.
Dopo la cultura, prima di andare a letto ed aspettare l’ ultima sveglia cinese, ecco arrivare l’ora dell’ultima tappa in programma: Olympic Stadium e Watercube. Due tempi dello sport ma altrettanto importanti a livello architettonico infatti sono già oggetto di studio per i futuri ingegneri ed architetti. Davanti al gruppo il “nido”, l’hub dello sport nell’estate 2008. Durante la visita ecco arrivare una conferma, poco apprezzata dagli sportivi ma di grande fascino per la gran parte della popolazione mondiale, l’Olympic Stadium diventerà un centro commerciale. Il Watercube invece dovrebbe restare così com’è per permettere ai pechinesi di poter sfruttare la struttura che ha ospitato i grandi campioni.
Il team manager Antonio Bassi si dichiara soddisfatto di questa esperienze e spera che si possa riproporre il prossimo anno. Il coach Davide Brazzoli è convinto che una simile esperienza possa servire a stimolare i ragazzi ad allenarsi sempre meglio.
Il team fa rientro in Italia dicendo arrivederci alla Cina con la speranza di poterci tornare il prossimo anno.

Luca Broggini
Uff. Stampa FIC Lombardia.