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Comunicato Stampa

sabato 6 Settembre 2008

Comunicato Stampa

FABIO BOLCIC, UN SUPERVISOR A BELGRADO

BELGRADO, 6 settembre 2008 – Incontriamo Fabio Bolcic, giudice arbitro internazionale, da poco rientrato da Pechino, nel bar del campo di regata Ada Ciganljia di Belgrado nella pausa tra l’ultimo repechage e l’inizio delle finali B sabato pomeriggio.
“Sono a Belgrado per conto della Fisa con il ruolo di supervisors della giuria che gestisce le gare di questo mondiale universitario.”
“Come giudichi questa manifestazione?”
“Una gara tranquilla dal punto di vista arbitrale. L’impegno non e’ pari (al di la’ del livello di qualita’), di quello di un campionato mondiale. Le gare e gli equipaggi non sono molti. Sotto il profilo organizzativo, loro sono bravi. Ci sono delle cose da mettere a punto ad esempio i problemi nella zona di partenza. Ma per il prossimo anno sono sicuri di avere un pontone tradizionale con gli speaker, i barchini scorrevoli,… Dipende un po’ dal denaro per le Universiadi che riceveranno, perche’ e’ la citta’ di Belgrado che paga. E loro sono sicuri di ricevere i contributi economici adeguati. Per il resto, grosso sforzo organizzativo, dal punto di vista dei volontari. Loro stanno programmando percorsi di lunga distanza. Le gare di questi giorni sono dei test event in funzione delle Universiadi, e le universiadi potrebbe essere un test event per una candidatura olimpica. Stanno pensando al 2020. Per il prossimo anno pensano di avere 15 mila volontari per l’organizzazione delle Universiadi (1-12 luglio 2009). Hanno iniziato un percorso di quattro anni con selezioni delle persone da impiegare su eventi importanti sportivi e non. Cercano di specializzare i ragazzi nel settore dei trasporti, del marketing, della stampa. Lo fanno come un’occasione di lavoro futuro, in modo che i giovani possano sperimentare un particolare settore per specializzarsi domani nel campo lavorativo. Sono lungimiranti. Caratteristiche importanti per questi volontari: conoscenza inglese, gentilezza e disponibilita’, caratteristiche per gestire una manifestazione anche molto importante.
L’anno prossimo all’Universiade ci saranno 180 nazioni con 10-11 mila tra atleti e allenatori. Si aspettano tra le 35 e le 40 nazioni nel canottaggio. Queste le previsioni. Loro sono facilitati con la lingua. Gia nel 2003 mi avevano colpito i ragazzini volontari tra i 15 ed i 25 anni con ottima conoscenza dell’inglese. Hanno un buon livello di inglese. E’ una caratteristica delle nazioni dell’ex Jugoslavia. Sono facilitati. La lingua serbo croasta e’ lingua difficile e loro sono portati per le lingue. Il loro sistema scolastico e’ impostato con la lingua straniera che e’ molto importante come tutte le altre materie. Hanno poi dei programmi che aiutano i ragazzi ad andare a studiare all’estero. Fanno in modo da costruire la nuova la classe dirigente puntando sui giovani. I loro manager sono persone giovani. Marko Milačić, presidente di giuria e’ una persona giovane, ha poco piu’ di 30 anni, responsabile dell’approvigionamento idrico di Belgrado: 2 milioni di persone. Questo lago, dove si disputa questo mondiale universitario e’ la riserva idrica di Belgrado in caso di emergenza per 15 giorni.”


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