Comunicato Stampa
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![]() La prima a sfilare, secondo i caratteri dell’alfabeto cinese, la Guinea, seguita dalla Turchia, con gli atleti entusiasti salutati dagli applausi dei 91 mila spettatori. In tribuna d’onore, tra gli altri, oltre al presidente onorario del Cio Juan Antonio Samaranch, il presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad, quello tedesco Horst Koehler e il primo ministro sudcoreano Han Seung-Soo, tutti ricevuti in mattinata dal capo di Stato cinese Hu Jintao, che dopo il grande successo dell’Olimpiade punta al bis. «L’attenzione ai disabili è un simbolo importante di civiltà e progresso – le sue parole alla tv di Stato – Il popolo e il governo cinese hanno sempre dato grande rilevanza alla causa dei disabili». Da brivido l’accensione del calderone olimpico con Hou Bin, tre volte campione paralimpico di salto in alto, che sulla sua carrozzella è salito fino in cima per riaccendere quella fiamma spenta lo scorso 24 agosto prima di lasciare la parola a Jintao che ha dichiarato ufficialmente aperti i XIII Giochi Paralimpici Estivi di Pechino 2008. Al via, da domani fino al 17 settembre, più di quattromila atleti, in corsa per le 472 medaglie messe in palio. A ospitare l’evento gli stessi impianti utilizzati ad agosto con la Cina che, stando all’agenzia Xinha, ha investito gran parte dei 100 milioni di dollari di budget per la manifestazione per migliorare i servizi per i disabili negli impianti, negli aeroporti, negli alberghi e anche nei luoghi turistici come la Grande Muraglia o la Città Probita. La Cina, che conta 83 milioni di disabili nella sua popolazione, punta a ripetere il successo di quattro anni fa ad Atene, quando chiuse in testa al medagliere con 63 ori. FONTE: LA STAMPA |
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