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Comunicato Stampa

giovedì 4 Settembre 2008

Comunicato Stampa

La passione per il canottaggio va oltre il dolore fisico

TRAKAI, 4 settembre 2008 – A volte la passione può far fare cose davvero eccezionali e ha volte la stessa passione, forse anche contro la ragione, ti impone di non sentire dolore oppure di contenerlo per fare le cose a cui tieni di più. Il protagonista di questa ultima ipotesi è Sabino Calabretto che solo una decina di giorni addietro è stato colto da una colica renale con il calcolo bloccato a metà dell’uretere. Dolori a non finire eppure Calabretto pur di partecipare a questo Fisa World Master Regatta, dopo varie visite urologiche, urografie, TAC, radiografie e due giorni di purghe, sabato e domenica scorsa si è fatto ricoverare in ospedale e si è sottoposto ad un piccolo intervento, ma con anestesia totale, per farsi inserire uno stent (un sottile catetere che va dal rene alla vescica) per fermare la fuoriuscita del calcolo ed evitare coliche: “Ogni giorno prendo antinfiammatori e antibiotici – dice Calabretto – ma nonostante tutto ho un grande fastidio a livello della vescica. Volevo esserci ed eccomi a gareggiare, nonostante tutto aggiunto al dolore che sopporto, in quattro di coppia B e C ed in otto B e C“.

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