News

Comunicato Stampa

giovedì 4 Settembre 2008

Comunicato Stampa

RECORD ROMA

La vita non comincia a settant’anni, inizia molto prima, ma a questa età può ancora riservare belle soddisfazioni ed emozioni. Come quelle assaporate da un intramontabile canottiere campano, l’ingegner Guido Roma.
Quale portacolori del Circolo Canottieri Irno di Salerno, pur essendo un ultrasettantenne, ho ottenuto il primato italiano assoluto al remo-ergometro (o indoor rowing), specialità del canottaggio. Sarebbe stato uno dei tanti primati sportivi che ogni anno si ottengono in Italia e nel mondo, ma la particolarità dell’evento consiste nel fatto che il record è stato ottenuto alla bella età di 77 anni: sebbene per oltre 60 anni abbia ottenuto risultati lusinghieri prevalentemente con i colori dell’Irno di Salerno, è pur sempre un evento troppo fuori dal normale.
Presso la sede della locale Lega Navale Italiana ho fatto registrare il tempo di 2 ore 40′ e 15” netti, sulla distanza di km. 42,195, abbassando di oltre un minuto il precedente record appartenente al barese Pasquale Panzarino, che però di anni ne ha circa quaranta in meno. Il record è stato ottenuto alla presenza di un cronometrista della locale Sezione Cronometristi, di dirigenti sportivi e di un numeroso pubblico. Inoltre, la prestazione è stata interamente ripresa da una tv salernitana, con un filmato della durata di circa quattro ore.
Al termine della prova mi è stata fatta una grande festa, per cui ho deciso di voler partecipare ai prossimi Campionati Mondiali Master della specialità. Non ho alcuna intenzione di andare “in pensione” a dispetto dell’età e soprattutto ho ancora voglia di battere altri record. D’altro canto i primati sono fatti per essere superati. Le statistiche annoverano centinaia di record sportivi, ottenuti da atleti che forgiano il proprio fisico alla specialità che praticano o scelgono la specialità in funzione del proprio fisico. Sono atleti giovani, giovanissimi, qualcuno un po’ avanti negli anni, ma questa volta ce ne è stato uno che ha stabilito un doppio primato: uno per il tempo ed un altro per l’età.
A mio spese, mi avvalgo della collaborazione di un massaggiatore (chissà perché non vengono utilizzati nelle società remiere), di un preparatore atletico, faccio frequenti analisi cliniche (perfino il costoso esame del sudore per misurare quantità e qualità dei sali perduti)e alimentazione speciale. Frequenza cardiaca massima a circa 190, minima al di sotto di 50, nel lavoro di fondo intorno a 130 (di tutto riposo per me, ma che sarebbe quasi la massima per un settantenne), elevato consumo di ossigeno. A parte le masse muscolari, che, purtroppo, diminuiscono con l’età, le funzioni polmonari, renali, cardio-vascolari, epatiche, digestive, sono eccezionali per la mia età, idonee per prestazioni di lunga durata.
Ho anche alquanto modificato l’approccio al remoergometro secondo algoritmi sviluppati al computer: infatti, l’atleta in barca deve acquisire una data tecnica per evitare effetti passivi quali rullio, beccheggio, deriva, svergolamento, effetto scia etc. Invece, il remoergometro è ancorato e le equazioni del moto sono del tutto diverse, tanto che, con adeguata simulazione sempre al computer, un buon atleta dovrebbe scendere al di sotto delle 2 ore e 20′, sempre sulla distanza della maratona. D’altro canto, per l’aumentata partecipazione degli uomini alle attività sportive, con nuove metodiche di allenamento, nuovi studi sulla fisiologia e sulla meccanica applicata allo sport, sulla medicina (quella consentita), non è difficile conseguire nuovi primati, secondo il motto di Olimpia: citius, altius, fortius.

Nella foto: Guido Roma sul remoergometro nella sede della Lega Navale Italiana – cliccare sull’immagine per ingrandirla


FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
www.canottaggio.org
Ufficio Stampa
Tel. +39.335.6360335 – Fax +39.06.3685.8148
E-mail:
comunicazione&[email protected]
   
Torna indietro