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Comunicato Stampa

giovedì 7 Agosto 2008

Comunicato Stampa

PARLANO I CINQUE DEL QUATTRO SENZA PL (I QUATTRO IN BARCA PIÙ SANTANIELLO)

PECHINO, 7 agosto 2008 – La parola al quattro senza pl.               

Bruno Mascarenhas: “Queste condizioni sono toste, nei primi giorni ho avuto qualche difficoltà ad adattarmi, le pulsazioni erano molto alte. Qua è bellissimo quando c’è il sole e il cielo sereno ma in tutti questi giorni che abbiamo finora trascorso a Pechino lo abbiamo visto solo due volte. La nebbia provocata dallo smog, invece, mi deprime. Stiamo andando bene, la barca è il nuovo scafo Empacher sul quale abbiamo già gareggiato a Poznan in Coppa del mondo. Siamo gasatissimi. Sto trascorrendo questa vigilia molto meglio di quattro anni fa ad Atene, forse anche perché rispetto ad allora siamo più esperti”.

Salvatore Amitrano: “Sono sorpreso del fatto che, essendo una persona … anziana, sto reagendo piuttosto bene al clima … Stiamo lavorando bene rifinendo ciò che avevamo già portato avanti a Livigno. Pure con grande rispetto degli avversari siamo consapevoli di essere tra i migliori, dobbiamo solo continuare a crederci sino alla fine; ogni gara dalle batterie in poi sarà una vera e propria finale. Le batterie ci serviranno per trovare la forma giusta per i turni successivi, di solito all’esordio accusiamo la gara più delle altre. Lo sappiamo ma ora abbiamo anche l’esperienza per gestire al meglio anche la nostra prima uscita. Da Castellammare di Stabia ci seguono (insieme al compagno di barca Amarante) con grande attenzione e ci danno la carica giusta; speriamo di ripagarli e di onorare l’Italia come abbiamo fatto finora”.

Catello Amarante
: “Siamo belli carichi, in forma fisicamente e concentratissimi. Gli avversari? Io non li guardo mai, se qualche volta giro la testa è solo perché porto il timone … Il livello è altissimo, dobbiamo cercare di non sbagliare niente, nemmeno una palata”.

Jiri Vlcek
: “Io vivo ogni giorno momento per momento cercando di dare il meglio di me. Questo fa sì che ancora non avverta l’importanza dell’evento, sono qua a Pechino e basta, finora mi è sembrata una vigilia normale, come tante altre. Quando arriveranno le gare, però, so bene che sarà tutta un’altra cosa. L’importante è che mi sto divertendo, la barca ‘canta’, in certi momenti sembra che vada da sola; una sensazione del genere non l’avevo mai provata prima. Gli avversari ci temono? E’ segno buono”.

Giovanni Santaniello (il tecnico di riferimento): “Ho avuto subito la consapevolezza di aver a che fare non solo con atleti molto esperti ma soprattutto con uomini. Non cercano mai di risparmiarsi sul lavoro; anzi, sfruttando in pieno la loro esperienza, finiscono addirittura per lavorare di più. Fanno cose eccezionali ma con la normalità più assoluta, e quando atleti di questo spessore fanno così significa che non hanno limiti. Jirka (come viene chiamato da tutti Vlcek) ha avuto grandi meriti ma anche molta fortuna: quella di stare in barca con tre grandi uomini. Lui si è dimostrato all’altezza, e sono certo che lo dimostrerà ancora”.

(Cliccare sulle immagini per ingrandirle)


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