News

Comunicato Stampa

lunedì 4 Agosto 2008

Comunicato Stampa

In piazza Tienanmen i cinesi aspettano i Giochi
senza apprensione. Ma il cielo resta grigio

di Jacopo Orsini

PECHINO (5 agosto) – Meno tre. Lungo la strada che dall’aeroporto porta in centro a Pechino, i tabelloni luminosi scandiscono il conto alla rovescia. Tutto è ormai pronto in Cina per venerdì, quando alle 20.08 (ora cinese, le 14 in Italia) la cerimonia inaugurale darà il via ufficiale alla ventinovesima edizione dei Giochi.

L’attentato di lunedì a Kashgar, nella regione dello Xinjiang, dove sono stati uccisi 16 agenti, non ha messo in crisi l’organizzazione. Le misure anti-terrorismo sono state rafforzate in tutto il Paese, ma il Comitato organizzatore delle Olimpiadi di Pechino (Bocog) ha assicurato di essere in grado di «garantire la sicurezza» dei Giochi. «Siamo pronti a far fronte a qualsiasi genere di minaccia», ha setto Sun Weide, portavoce del Bocog, dopo l’arresto di 18 terroristi stranieri.

Piazza Tienanmen tranquilla. Dopo la protesta e gli scontri di lunedì (smentiti dalle autorità), nella piazza teatro del massacro dell’89 oggi gli agenti, provati più che altro dal caldo asfissiante, sorvegliavano senza grande apprensione i pochi turisti occidentali e i tanti cinesi arrivati per scattare foto davanti al ritratto di Mao e alla grande scritta Beijing 2008 che campeggia in mezzo alla piazza. Discreti i controlli: all’uscita dalla stazione della metropolitana, le borse vengono fatte passare sotto un metal detector prima di accedere alla piazza. Poi l’unica preoccupazione sembrano le pose dei bambini nelle fotografie. Incitati dai genitori, che sperano di superare finalmente gli Stati Uniti nel medagliere, i piccoli impugnano piccole bandiere rosse con la stella e alzano le dita in segno di vittoria.

Intanto la torcia olimpica è arrivata nella capitale, dove venerdì farà il suo ingresso nello stadio a forma di nido d’uccello disegnato da Jacques Herzog e Pierre de Meuron. Mercoledì la fiaccola sarà portata in giro per le strade della capitale e giovedì sarà alla Grande Muraglia, un centinaio di chilometri a ovest di Pechino. Poi venerdì l’ingresso trionfale nello stadio nazionale, dove secondo quanto riferisce oggi il quotidiano in lingua inglese China Daily sono attese 160mila persone fra spettatori, atleti, volontari e figuranti.

L’inquinamento. Dopo le schiarite dei giorni scorsi, accolte con sollievo daglik organizzatori dei Giochi, resta però grigio il cielo di Pechino. Anche se le autorità continuano a rassicurare atleti e spettatori. “Abbiamo piena fiducia che durante le Olimpiadi la qualità dell’aria sarà buona”, ha ripetuto ancora martedì la portavoce del Comitato olimpico, grazie alle misure di controllo dell’inquinamento prese nei mesi scorsi (dalla chiusura delle fabbriche alle targhe alterne entrate in vigore nei giorni scorsi). Weide, secondo quanto riporta l’agenzia ufficiale cinese Xinhua, ha spiegato che “è l’alta umidità, un fenomeno naturale, che riduce la visibilità” a Pechino. Insomma, non è colpa dell’inquinamento. Quest’anno infatti, insistono le autorità sfidando anche l’evidenza, la qualità dell’aria è risultata buona in ben 149 giorni su oltre 200.

Mascherine anti-smog. Le rassicurazioni sull’inquinamento non hanno comunque convinto del tutto gli atleti. Lunedì gli azzuri del nuoto Massimiliano Rosolino e Emiliano Brembilla hanno rivelato di aver passeggiato in centro a Pechino con una maschera anti-smog. E anche le squadre di Stati Uniti Giappone e Brasile, sono sbarcate a Pechino portando protezioni da mettere sul viso come rimedio contro l’inquinamento. Precauzioni inutili secondo il Cio. «Non c’è pericolo per gli atleti e non vedo alcun bisogno di indossare le mascherine», ha tagliato corto il presidente della Commissione medica del Comitato olimpico, Arne Ljungqvist.

Fonte: IL MESSAGGERO


FEDERAZIONE ITALIANA CANOTTAGGIO
www.canottaggio.org
Ufficio Stampa
Tel. +39.335.6360335 – Fax +39.06.3685.8148
E-mail:
comunicazione&[email protected]
   
Torna indietro