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Comunicato Stampa

venerdì 29 Agosto 2008

Comunicato Stampa

GIANCARLO POMATI: “VORREI CHE I NOSTRI ADAPTIVE CONTINUASSERO CON LO STESSO ENTUSIASMO ANCHE DOPO LE PARALIMPIADI

GAVIRATE, 29 agosto 2008 – Quando una persona decide di percorrere una strada piuttosto che un’altra lo fa o perché crede di poter trarre anche dei benefici economici da quello che sta facendo, oppure solo per passione e spirito di servizio, e quindi ne può trarre solo dei benefici morali. Nella società odierna si trovano molto spesso persone che ricadono nella prima fattispecie, e per motivi esistenziali possono essere la maggioranza; a volte però s’incontrano persone affermate, che non hanno nulla da chiedere e possono solo dare, che sposano dei progetti per molti versi anche futuribili e cercano di svilupparli nel migliore dei modi. Una di queste persone è Giancarlo Pomati il quale, per passione, guida le sorti dell’Associazione Canottieri Gavirate come presidente.
Scambiando alcune battute con lui, prima della conferenza stampa di presentazione della squadra Adaptive, si capisce quanto sia coinvolto in questa prima avventura olimpica dell’Adaptive Rowing: “In questi anni ho visto crescere questo movimento fino a vederlo approdare alle Paralimpiadi. Una grande soddisfazione che condivido con tutta la Società che è cresciuta con questi ragazzi. Abbiamo imparato a convivere con loro, a dedicare del tempo alle cose che si fanno giornalmente. Insomma devo dire che Paola Grizzetti, Renzo Sambo e Giovanni Calabrese hanno dato molto investendo grandi energie per questa avventura, divenuta splendida realtà, ma anche loro come tutti i Soci del Gavirate, ed io in prima fila, abbiamo imparato a vivere e convivere con persone che hanno voglia di mettersi in discussione.
Per questi ragazzi ogni azione è una conquista ed ogni conquista li stimola a fare sempre meglio. Per questo motivo abbiamo rinnovato tutta la società in maniera da consentire loro di vivere nel migliore dei modi la preparazione olimpica ed essere da stimolo a tutta la squadra dei normodotati. Tutti noi, la Federazione, la mia Società ed il CIP, abbiamo fatto molto, anche con l’aiuto delle Autorità locali, ma a questi atleti è giusto chiedere solo che continuino anche dopo le Paralimpiadi con lo stesso entusiasmo di sempre perché oltre allo sport questo è un bellissimo impegno sociale che va incrementato ulteriormente
”.


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