Comunicato Stampa
Comunicato Stampa
|
||||
PECHINO, 20 agosto 2008 – “Flying Dutch”, l’olandese volante in versione duo e rosa, ha piazzato la stoccata finale allo Shunyi Park di Pechino con il successo – nel doppio pesi leggeri femminile – di Marit van Eupen e Kirsten van der Kolk, ben note in Italia per aver partecipato all’ultima edizione del Memorial Paolo d’Aloja 2008 a Piediluco (nella foto in basso, il podio del Memorial con le olandesine e le nostre Bello – Milani). Una vittoria quella delle due nord-europee non giovanissime – la capovoga van Eupen compirà 39 anni fra un mese, la prodiera van der Kolk ne ha 33 – che dà lustro anche alla manifestazione italiana di primavera e per qualche verso attenua l’amaro della mancata qualificazione olimpica, nella stessa specialità, delle nostre Laura Milani ed Erika Bello, le quali contro le neo-medaglie d’oro hanno combattuto più volte. In gara ai Mondiali di Monaco 2007 entrambe su specialità pesi leggeri non olimpiche – Marit vinse il singolo e Kirsten guidò il quadruplo sesto in finale – le “orange” si riunirono sul doppio nel 2008 (avevano già conquistato quattro anni prima il bronzo olimpico ad Atene) per dare di nuovo la scalata alla qualificazione, stavolta verso Pechino. Prima uscita internazionale d’alto livello la tappa iniziale di Coppa del Mondo ai primi di maggio di nuovo sul Feldmoching tedesco, in cui finiscono quarte mentre seste sono Milani e Bello. Ancora in Coppa a fine maggio, stavolta però a Lucerna dove la flotta azzurra non va: le due trentenni olandesi si piazzano seconde, battendo di misura le canadesi ma dietro le cinesi: due equipaggi che ritroveranno nella finale dei Giochi cinesi. Per la terza volta il doppio azzurro di Laura ed Erika si ritrova contro la segaligna coppia dei Paesi Bassi: accade in giugno in Polonia, a Poznan, ultimo atto delle qualificazioni per le XXIX Olimpiadi in Estremo Oriente. Marit e Kirsten vincono a mani basse, con loro intascano il pass per Pechino pure le statunitensi (che concluderanno i Giochi al 10° posto), mentre terza è la Polonia e quarta l’Italia, due formazioni che hanno rincorso con testardaggine per un anno il biglietto con cui volare allo Shunyi Park ma lo falliscono per una manciata di secondi. A Pechino le due Flying Dutch hanno vinto con il miglior tempo sia l’eliminatoria che la semifinale, surclassando poi in finale, nell’ordine, Finlandia, Canada, Germania, Cina e Grecia. L’amuleto delle due olandesi? Le scarpe portafortuna dorate, sempre in gara con loro, adagiate sul fondo della barca. Dopo l’arrivo, un paio di tifosi orange (molto numerosi a Shunyi) hanno eluso la security e raggiunto a nuoto l’imbarcazione dai remi biancorossoblu, per congratularsi con le neo-campionesse olimpiche. Cliccare sulle immagini per ingrandirle |
||||
|
||||
|