Comunicato Stampa
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![]() «Non chiedete l’età ai vostri interlocutori. Tanto meno il loro status civile. Stessa cosa vale per le condizioni di salute, la loro vita familiare, religione, opinioni politiche e dettagli sulla vita sentimentale», prosegue l’affissione pubblica. Regole che sembrano prescindere principi, universalmente accettati, di galateo. Ne trapela, a detta di molti osservatori, una certa paranoia da parte delle autorità cinesi, nel timore di una «scambio di vedute» tra residente e visitatore su tematiche di natura politica. Iniziative come questa, tuttavia, non sono inedite. Il governo cinese, nelle ultime settimane, ha chiesto ai pechinesi di evitare di sputare a terra o, ad esempio, di scavalcare le persone in coda ad uno sportello. Lo scorso 10 luglio, inoltre, è stata messa al bando la carne di cane. La preparazione di pietanze a base di carne del miglior amico dell’uomo è stata espressamente vietata dall’Ufficio per la Sicurezza degli Alimenti, «per non urtare la sensibilità di atleti e turisti». FONTE: LA STAMPA |
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