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Comunicato Stampa

venerdì 18 Luglio 2008

Comunicato Stampa

LE GRANDI STIRPI DEL CANOTTAGGIO ITALIANO
CENT’ANNI FA IL DOPPIO SUCCESSO DI TEODORO MARIANI
AI CAMPIONATI ITALIANI DEL 1908, MA ANCHE IL FIGLIO ENRICO NEL 1931 CONQUISTA UN DOPPIO TITOLO

Con pieno merito è iniziata la celebrazione da parte delle società dei cicli rievocativi dei rispettivi centenari. E senza voler fare della facile ironia si potrebbe gustosamente parlare di “giovani” centenarie, data la freschezza della loro condizione fisica e della vivacità con cui al loro interno si continua ad operare. Il passato non pesa, anzi incoraggia e i giovani, in molti casi giovanissimi, ricreano quello spirito che agli inizi della storia remiera portò il canottaggio italiano a primeggiare su tanti campi di gara, conseguendo prestigiosi titoli. E spesso si sottolinea il rapporto di parentela tra vogatori, in genere fratelli, in qualche caso gemelli oppure fratello e sorella. E’ bello rendersi conto come lo sport remiero affascini le famiglie, per cui più d’uno vi si avvicina e magari ottiene dei risultati eccellenti.

E’ anche il caso di padre e figlio che riportano sui campi di gara un cognome che fa storia, ed in questo caso, senza voler fare torto ad altri, ricordiamo recente campione italiano nell’otto ragazzi Vincenzino Abbagnale, figlio del grande Giuseppe. Ma proprio 100 anni fa a Como – dove per naturale simbologia si accosta il nome della Canottieri Lario a quello del suo prestigioso campione Giuseppe “Sina” Sinigaglia, trascurando, forse forzatamente perché di campioni alla Lario ce n’erano veramente tanti, i nomi e le gesta di altri grandi canottieri – un altro prestigioso campione conquistava nello stesso campionato due titoli italiani. E curiosamente, per quanto in una nota se ne faccia menzione, nella tabella riassuntiva dei risultati dei 100 anni non ne appare menzione nel libro del Centenario della Canottieri Lario. Ai campionati italiani di Salò del 1908 Teodoro Mariani, che poi con Sinigaglia farà anche equipaggio e come lui cadde valorosamente nella prima guerra mondiale, vinse il titolo italiano in skiff juniores e il diploma federale ricorda l’assegnazione della “Coppa Duca di Genova” , e poi vinse anche il titolo seniores con la “Coppa dell’Avvenire”.

Adesso non riandiamo alla elencazione di tutti i suoi risultati, ma da un confronto con quanto fece successivamente suo figlio Enrico, altro grande maestro della vogata di coppia (fu anche ottimo traduttore di trattati remieri di grandi maestri stranieri e lui stesso importante commentatore di cose del remo negli anni cinquanta), rileviamo con piacere una interessante analogia. Dopo 23 anni, nel 1931 i suoi diplomi di campione ci dicono che proprio ai campionati disputati a Como ed organizzati dalla Lario vinse due titoli di campione, quello del singolo seniores, cui era dedicata la “Coppa Sinigaglia” e poi con Michelangelo Bernasconi vinse anche il titolo del doppio seniores, con l’assegnazione della “Coppa Duca d’Aosta”.

E curiosamente ritroviamo padre e figlio Mariani anche ai vertici dei Campionati d’Europa, Teodoro campione del singolo nel 1909 e poi nel doppio con Sinigaglia nel 1911, ed Enrico nel 1932 svetta ai vertici di un memorabile Campionato europeo a Belgrado, dove l’Italia vinse l’oro anche nel quattro con timoniere (Pullino) e l’argento nel due senza, due con, doppio e quattro senza. Ma ulteriore curiosità, nella circostanza le reali poste jugoslave per esaltare l’entusiasmante vittoria del loro otto con timoniere (il “Gusar” di Spalato) emisero una eccezionale serie di francobolli, iniziativa straordinaria sotto tutti gli aspetti data la limitata attenzione che all’epoca le poste davano allo sport ed in particolare a quello del remo.

In epoca successiva le due figlie di Enrico Mariani (anche la consorte, svizzera, in gioventù aveva praticato il canottaggio) si dedicarono allo sport remiero ed in particolare Gloria, che studiando in Svizzera e poi a contatto con i club remieri del centro-nord Europa ne aveva approfondito la passione, per un certo periodo fu l’antesignana in maglia azzurra del canottaggio femminile italiano.

Ferruccio Calegari

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