Comunicato Stampa
Comunicato Stampa
|
||||
ROMA, 18 luglio 2008 – In due settimane il canottaggio internazionale disputa la Coupe de la Jeunesse (Cork-Irlanda), il Mondiale Under 23 (Brandeburgo-Germania) ed il Mondiale barche non olimpiche e Junior (Linz-Austria). Un “intasamento remiero” dovuto alla necessità di lasciare maggior spazio ai Giochi Olimpici di Pechino in programma la seconda settimana di agosto. Claudio Romagnoli Ha voglia di raccontarsi e di raccontare, Claudio Romagnoli, e noi gli chiediamo di parlarci della squadra che gareggerà a Linz. “Della squadra del 2007 sono rimasti solo alcuni atleti e con loro abbiamo costruito un quattro di coppia maschile ed un quattro senza femminile di buon livello. Con gli altri abbiamo varato un otto che, grazie ai rincalzi messisi in luce durante l’anno, si sta muovendo discretamente e sono certo che potrà fare bene. Abbiamo fatto la scelta di non assemblare il quattro senza proprio per fare un otto più competitivo mentre sarà in gara anche un quattro con che, nel periodo di raduno, ha sempre dimostrato di avere carattere. Vedremo come si comporterà nel mondiale. In squadra abbiamo anche un doppio ed un quattro di coppia femminile che, specialmente nell’ultimo periodo, ci ha fatto vedere una buona velocità, perciò sono moderatamente ottimista”. E quando gli si chiede quale obiettivo vuole raggiungere in questo mondiale, risponde: “Il mio obiettivo, e quello del mio gruppo di lavoro, è di ritornare ai livelli degli anni passati e, per questo mondiale, di migliorare i risultati di Pechino. Vedremo anche perché negli junior gli avversari cambiano ciclicamente e quindi ogni anno è diverso dal precedente”. Valter Bottega Oltre agli equipaggi già citati ve ne sono altri che Bottega definisce così: Una squadra che ha grandi individualità e che nel complesso è competitiva e motivata a fare bene: “Sono soddisfatto di come questa squadra ha lavorato – conclude Bottega -. Tutti hanno accettato le scelte fatte e sviluppate sempre in considerazione della velocità della barca. Dopo Poznan alcuni atleti hanno subìto un piccolo calo di motivazione e determinazione per non essere entrati nella squadra olimpica. Una condizione che si è risolta subito poiché tutti si sono messi a testa bassa a lavorare e in poco tempo si sono ripresi. E se in questa edizione non sono riusciti a coronare il sogno olimpico sono certo che fra loro ci saranno gli olimpionici del 2012, devono solo lavorare come hanno fatto fino ad oggi”. |
||||
|
||||
|