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Comunicato Stampa

lunedì 9 Giugno 2008

Comunicato Stampa

FAIR PLAY FRA SAVOIA E TEVERE REMO, UN GESTO DA PRENDERE
PER ESEMPIO

ROMA, 9 giugno 2008 – Riceviamo dal signor Carlo Marino questa lettera che pubblichiamo volentieri poiché riteniamo che i bei gesti, soprattutto fra i giovani, valgano spesso più di mille proclami.

Ciao a tutti. Mi chiamo MARINO Carlo e sono il padre di un canottiere appartenente al Circolo Savoia di Napoli che segue in ogni trasferta le gare sia di mio figlio e sia di tutti i ragazzi del Circolo. Ieri eravamo a S. Miniato per il meeting nazionale e sono stato testimone di una grande prova di educazione sportiva. Infatti i nostri ragazzi insieme ai ragazzi del Circolo Tevere Remo di Roma gareggiavano nella finale del quattro senza cadetti. Dopo una gara stupenda dove i due equipaggi davano vita forse alla gara più tirata dell’intera manifestazione, i ragazzi del Savoia riuscivano a staccare seppur di poco i degni rivali della Tevere Remo, giungendo primi. A questo punto, o per la delusione o per l’adrenalina ancora alta della gara, i ragazzi della Tevere Remo purtroppo usavano delle espressioni molto brutte verso i loro rivali.
E qui mi piace sottolineare la grandezza dei ragazzi del Savoia che, nonostante le offese, non reagivano anzi lasciavano che i ragazzi della Tevere si avviassero alla premiazione avvisando solo il proprio allenatore della reazione dei propri avversari.
Prontamente il coach Flaviano Ciriello avvisava i giudici di gara e l’allenatrice del Tevere Remo. La signora (credo che si chiamasse Daniela) immediatamente si scusava per l’accaduto. Per noi l’episodio era finito ma con nostra sorpresa dopo soli cinque minuti vedevamo i quattro cadetti della Tevere Remo raggiungerci con in testa la loro allenatrice e con un coraggio ed una lealtà sportiva fuori dal comune tendere la mano ai nostri ragazzi chiedendo scusa per l’accaduto e finendo tutto in un grande abbraccio con relativa foto di gruppo che allego.
E’ stato un brutto episodio in partenza che è finito in uno splendido esempio di come uno sport vero e semplice come il canottaggio non abbia bisogno di un terzo tempo ma di due allenatori come quelli della Tevere Remo e del Savoia che oltre ad insegnare le tecniche insegnano anche i veri valori dello sport. E ci tengo a sottolineare anche la grandezza dei 4 ragazzi del Savoia che non hanno reagito alle provocazioni e l’altrettanta grandezza dei 4 ragazzi della Tevere Remo a riconoscere il proprio errore ed avere il coraggio di scusarsi.
GRANDI TUTTI!!!!!! Sperando di ritrovarli tutti un domani a difendere i colori azzurri vi saluto con un W il canottaggio, W il Rycc SAVOIA, W il Circolo TEVERE REMO
”.


Una precisazione di Andrea Calignano del Tevere Remo

Sono Andrea CALIGNANO dell’ equipaggio 4senza cadetti della Tevere Remo, e vorrei replicare alla lettera del signor MARINO aggiungendo un fatto che è stato omesso, probabilmente perchè l’ autore della precedente non ne era al corrente: la lampante falsa partenza dell’ equipaggio del figlio, al grido del “PRONTI..!” e non a quello del “VIA..!”. Io all’ arrivo non avrei avuto il coraggio di esultare. Naturalmente non sono stati presi provvedimenti dato il nostro immediato passaggio dalla parte del torto ma credo che questa cosa vada detta, dato che a mio avviso la medaglia che ci saremmo meritati, se non fosse pervenuta la squalifica, sarebbe stata di diverso colore. E mi fa piacere che i nostri amici del C.C. Savoia, come mi ha fatto capire questo articolo, abbiano capito quanto è stato difficile scusarci quando pensavamo di meritarci la vittoria, credo di parlare a nome dell’ equipaggio. Quello che abbiamo fatto non si discute, ma non mi sembra giusto che chi legga quell’ articolo pensi sia solo colpa nostra. Non mi sognerei mai di dire quello che ho detto senza una valida motivazione. Spero di rivederci al Festival dei Giovani, stessi equipaggi, tutto come ieri, per discutere con i fatti il risultato. E spero che sarà una gara più pulita, io e il mio equipaggio e tutto il Reale Circolo Canottieri Tevere Remo ci impegneremo in questo senso. Qui finisce un brutto episodio e si apre una nuova sfida. Il Canottaggio se lo merita.

Andrea Calignano
capovoga del 4 senza cadetti del R.C.C. Tevere Remo


La bella immagine raffigurante l’avvenuta “riappacificazione” dei due equipaggi fa passare in secondo piano ogni altra considerazione riguardante la vicenda. In merito alla denunciata “lampante falsa partenza” va osservato però che, trattandosi di partenza non ancorata, solo lo Starter e l’Allineatore si sono trovati nelle condizioni migliori per fare, al momento, le giuste valutazioni. Circa la procedura di partenza riferita dall’atleta Calignano notiamo infine che non è quella in vigore giacché la formula: “PRONTI … VIA” è stata sostituita da anni dall’altra: “ATTENZIONE … VIA”.


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