MARCO RUSSO: L’IMPEGNO E LA PASSIONE HANNO PIU’ VALORE DI UNA MEDAGLIA
Abbiamo scambiato qualche battuta con Marco Russo, il quale insieme ad Alessandro Donegana, allena i canottieri in erba della Marina Militare Sabaudia. “Mi ritrovo ad allenare ragazzi che vanno dagli undici ai quattordici anni, ed è proprio in questa fascia di età che si spera che qualcuno ti prenda davvero in considerazione e ti tratti d’adulto, anche se questo implica essere caricati da qualche responsabilità”, asserisce Russo che continua: “io ci provo, cominciando col chiamarli “ragazzi” anziché “bambini” come li chiama qualcun altro. Allo stesso tempo ho fatto loro presente che nella vita è importante meritarsi il rispetto e la fiducia di qualcuno. Per ottenere ciò occorrono sacrificio, maturità e tanta serietà. Questa è una regola che è stata impartita a me per primo quando ero piccolo, e devo dire che ha funzionato, al punto che oggi ci tengo molto a riproporla ai miei ragazzi”. L’allenatore Russo tuttavia, non nasconde che si possano incontrare delle difficoltà nella gestione di questi baby canottieri, sia dal punto di vista umano che da quello sportivo e a tal proposito spiega: “Le problematiche maggiori s’incontrano sostanzialmente all’inizio, quando questi ragazzi dal nulla vengono a praticare questa disciplina che purtroppo è ancora poco diffusa. D’altro canto la prima grossa soddisfazione la si ottiene già non appena questi ragazzi salgono per la prima volta in barca. Ci si rende conto fin da subito infatti, che siamo riusciti a far appassionare i ragazzi a questa meravigliosa disciplina che è il canottaggio”. Ricordiamo che Marco Russo è un ex canottiere di origine napoletana, ed è proprio nella calorosa città campana che ha acquisito le basi del canottaggio: “Napoli è una città che mi ha insegnato molte cose del canottaggio. E’ una città, come tutti sappiamo, nella quale questa disciplina conta parecchio e di conseguenza appassiona gran parte della popolazione”. Infine, ci facciamo svelare qual è la frase che usa per spronare i suoi ragazzi prima di salire in barca: “Mi piace ricordare ai ragazzi che più che il risultato in sé, è la prestazione quella che conta. Gli chiedo sempre un briciolo d’impegno in più di quanto ne abbiano messo durante gli allenamenti. Credo che chiedere l’impegno sia più importante del chiedere la medaglia. Anche perché se c’è impegno, spesso la medaglia arriva da se….”.