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Comunicato Stampa

mercoledì 18 Giugno 2008

Comunicato Stampa

GABRY, BELLA di MAMMA

POZNAN, 18 giugno 2008 – “Sono troppo vecchia per questi stress”. Alta, atletica, con le energie a fior di pelle come lo può essere una discendente degli intrepidi colonizzatori bianchi (“nelle mie vene scorre il sangue di francesi, olandesi e inglesi”) del Sud Africa, Glenda Bascelli – mamma della vogatrice azzurra olimpica ad Atene e, da poche ore, a Pechino – abbraccia sua figlia come se volesse proteggerla da tutte le insidie del mondo. “Ci vediamo poco ormai, tre settimane all’anno, da quando lei è in Italia a fare sport; ma oggi stesso partiamo per una breve vacanza assieme a Londra, fino a domenica quando volerò a Johannesburg per tornare a casa da mio marito e dall’altra figlia Gisella”.
Gabriella, la medaglia d’argento delle qualificazioni al collo ed il pass per i Giochi in Cina in tasca, sorride felice: “E’ la conclusione di una lunga rincorsa, cominciata all’indomani del Memorial d’Aloja 2007 quando ho avuto quell’incidente d’auto a Roma, e terminata su queste acque polacche. A spingermi e darmi forza sono state le stesse motivazioni che nel 2000 mi fecero recuperare dopo il colpo di pistola che mi ferì gravemente in Sud Africa: la fiducia nelle mie capacità di recupero e la voglia di divertirmi ancora vogando. Ma non sono stata sola in questi interminabili mesi di rincorsa alle Olimpiadi: debbo ringraziare il direttore Andrea Coppola, gli allenatori tutti (Noio, De Lucia, Santaniello, Caropreso e gli altri), lo staff di Piediluco, non solo per l’aiuto tecnico ma soprattutto morale e d’affetto che mi ha circondato”.
Unica singolista azzurra ai Giochi Olimpici la Bascelli ha avuto in mamma Glenda la sua prima allenatrice: “Appena fui in grado di camminare mi mise in mano una racchetta da tennis, perché lei è una sportiva di razza: iniziò come capitano della squadra di nuoto della sua scuola, poi giocatrice di squash ed hockey su prato, infine oggi appassionata di golf”.
E lo stress è appena cominciato, c’è ancora Pechino per trepidare.   


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