Comunicato Stampa
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«Questo è il telefono che ha cambiato il telefono per sempre», sorride Steve Jobs. Ormai è chiaro, con l’iPhone Jobs vuole aprire una nuova era: il mondo post-pc. Il telefono che serve solo, o principalmente, per telefonare, sta scomparendo negli Usa. In Europa, secondo Gartner, entro il 2011 gli smartphone occuperanno l’80% delle vendite. «In questo primo anno abbiamo venduto 6 milioni di iPhone», ha ricordato Steve Jobs sul palco con i tradizionali jeans e il dolcevita nero. «Oggi vi presento l’iPhone 3G: più veloce nella navigazione rispetto al sistema Edge». E per essere più convincente si affida a una dimostrazione in tempo reale: 21 secondi nella versione 3G contro 51 in quella Edge per scaricare la stessa pagina. «E vi posso garantire che l’iPhone è più veloce del 36% rispetto ai concorrenti». Poi i dati sulle batterie che rappresentavano la vera incognita: il nuovo iPhone ha una autonomia di 300 ore in stand by, 10 ore di chiacchiere con il 2G e 5 con il 3G, navigando in Internet con browser resiste 5-6 ore, mentre i video possono essere consumati per 7 ore e gli audio per 24. Tra le novità anche la funzione Gps, che permetterà la geo-localizzazione come un navigatore per le auto. Il nuovo iPhone potrà dialogare facilmente con il database dei Mac e avvalersi della tecnologia «push» per varie applicazioni, tra le quali la email. L’obiettivo è dare all’utente la possibilità di costruire uno stesso ambiente condiviso sia sul compu-ter, sia sul cellulare. In questo modo l’iPhone si trasforma in una scrivania personalizzata dove si ritrovano tutti gli oggetti e i documenti di cui abbiamo bisogno per il lavoro anche in mobilità. Tra le nuove applicazioni sviluppate per l’iPhone 2.0 colpiscono la possibilità di fare commercio elettronico con eBay, di aggiornare il proprio grazie alle funzioni sviluppate da TypePad, una serie di giochi pensati per il touch-screen e un programma che simula sul display gli strumenti musicali permettendo di comporre musica. Nel nuovo iPhone sono inseriti tutti i programmi Mac: iWork, Page, Number, Keynote; ma anche quelli del «rivale» Bill Gates: da Word a Power Point. L’ufficio viaggia insieme all’utente, sempre e ovunque. Il problema, per Steve Jobs, non è chi preverrà nella battaglia online: Facebook, Google, o entrambi. Steve Jobs vuole essere sicuro che, chiunque sia il vincitore, i consumatori sceglieranno i suoi prodotti per vivere quella esperienza. «Oggi siamo presenti in 6 Paesi, ma nei prossimi mesi copriremo 25 nuove nazioni e entro la fine dell’anno raggiungeremo 70 Paesi nel mondo», ha assicurato il guru della Apple.«Il nuovo iPhone 3G dovrà essere ovunque. E questa è solo la partenza!» dice Steve Jobs prima di lasciare il palco. È nata una nuova generazione: l’iPhone 2.0. |
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