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Comunicato Stampa

martedì 10 Giugno 2008

Comunicato Stampa

Peking2008, le «controlimpiadi» online
Un gruppo di attivisti italiani crea un dominio simile a quello ufficiale e prepara
una campagna di protesta

di Alessandra Carboni

PECHINO, 10 giugno 2008 – A due mesi dall’inizio dell’Olimpiade di Pechino compare in rete l’ultima provocazione del gruppo artistico immaginario made in Italy di Les Liens Invisibles, già noto – tra le altre cose – per la sua operazione di image-guerrilla ai tempi di Operazione Pretofilia, il gioco-flash provocatorio pubblicato online da Molleindustria per richiamare l’attenzione dei cittadini sulla questione chiesa-pedofilia, e successivamente colpito dalla scure della censura.

IL SITO «FAKE» – Ora, sfruttando la visibilità del marchio olimpico, i creativi del gruppo hanno creato un sito fasullo dei giochi di Pechino, la cui homepage è identica a quella del sito vero, e l’hanno pubblicato all’indirizzo di Peking2008, rivendicando così ancora una volta «il diritto alla manipolazione dei simboli del potere». A differenza del sito ufficiale dell’evento, però, le sezioni di quello falso portano all’indirizzo di «A Fake is a Fake», ovvero le pagine dedicate all’iniziativa con cui i web attivisti denunciano l’inganno perpetrato quotidianamente (anche online) dai media, invitando blogger e artisti a unirsi alla loro guerriglia virale a favore della libertà d’espressione.

STRATEGIA – In pratica, oltre a sfruttare l’occasione per far luce sui temi legati alla Cina, con la sua azione il gruppo invita il popolo della rete a diventare un contro-sponsor olimpico e partecipare alla campagna rendendola virale attraverso la creazione dei propri falsi tramite la piattaforma Fake is a Fake. Questo perché – sostengono gli autori – «la falsa informazione messa al servizio del web dà luogo a una moltiplicazione virale e inconsapevole di siti falsi, e tutto questo contribuisce a inflazionare ulteriormente la verità».

FALSO PER RIVENDICARE IL VERO – Infatti, come gli stessi attivisti spiegano sulle pagine del loro sito, «mentre il sipario olimpico cala morbidamente sulla repressione cinese in Tibet, il gruppo artistico immaginario Les Liens Invisibles celebra le ormai prossime olimpiadi con una nuova ibridazione –basata sul falso – tra arte, attivismo e strategie pubblicitarie». E proseguono dicendo che l’ambiguo dominio peking2008.com è da loro usato come potente strumento di advertising per promuovere l’utilizzo strategico di pubblicazioni fasulle come nuova soluzione paradossale per rivendicare la verità e sovvertire così i meccanismi su cui si fonda la cosiddetta «economia dell’attenzione», in base alla quale i consumatori accettano di prestare attenzione in cambio di servizi, e quindi risulta fondamentale offrire loro contenuti rilevanti, meglio se personalizzati, in modo da trattenerli il più possibile sulle pagine di un sito e creare così maggiori opportunità di vendita per gli inserzionisti.

Nelle immagini: Il sito Peeking2008, identico a quello ufficiale delle Olimpiadi di Pechino; Il sito di protesta in cui viene condotto chi accede al sito finto

FONTE: corriere.it


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