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Comunicato Stampa

domenica 9 Marzo 2008

Comunicato Stampa

PECHINO 2008: SUI GIOCHI L’OMBRA DEL TERRORE

di Beniamino Natale (ANSA)

PECHINO, 9 marzo 2008 – I terroristi musulmani della minoranza etnica degli uighuri sono attivi e minacciano da vicino le Olimpiadi, che si terranno in agosto a Pechino. Lo ha detto un alto dirigente del Partito Comunista Cinese, il membro dell’Ufficio Politico e numero uno del Partito nella Regione Autonoma del Xinjiang, Wang Lequan.

Le sue dichiarazioni sono state confermate da Nuer Baikeli, governatore della Regione Gli uighuri sono circa dieci milioni, sono di etnia turcofona e di religione musulmana e sono la maggioranza degli abitanti del Xinjiang, che chiamano Turkestan Orientale.
Wang, parlando con un gruppo di giornalisti ai margini dei lavori dell’ Assemblea Nazionale del Popolo (Npc), ha raccontato che venerdì scorso due “terroristi uighuri” sono stati arrestati dopo aver tentato di impadronirsi di un aereo della South China Airlines in volo da Urumqi, capitale della Regione Autonoma del Xinjiang, a Pechino. Inoltre, Wang ha rivelato che i due terroristi uccisi a gennaio in uno scontro a fuoco ad Urumqi stavano preparando un attentato contro le Olimpiadi. Le denunce di atti terroristici nel Xinjiang vengono regolarmente contestate dai dissidenti uighuri in esilio, secondo i quali si tratta di propaganda volta a giustificare la repressione nella regione più chiusa di tutta la Cina. Per quanto riguarda il primo episodio, Wang ha spiegato che i due “terroristi” hanno costretto l’ aereo ad atterrare a Lanzhou, a metà strada tra la città di partenza e la capitale e che sono stati sopraffatti dall’ equipaggio prima di poter mettere in atto il loro piano di “creare un disastro aereo”. Il dirigente cinese non ha fornito altri dettagli, limitandosi ad affermare che i due sono stati arrestati e che “si sta indagando” sull’ episodio.

La notizia di uno scontro a fuoco avvenuto in gennaio ad Urumqi si era diffusa dopo un paio di settimane. La polizia cinese aveva affermato di aver attaccato un “covo di terroristi”, che avrebbero resistito sparando colpi di arma da fuoco e lanciando delle bombe a mano. “Ovviamente, il gruppo aveva pianificato un attacco contro le Olimpiadi; le Olimpiadi sono un grande evento internazionale e ci sono sempre delle persone che cospirano per sabotarle, ora questo non è più un segreto”, ha detto oggi Wang.
“I terroristi – ha aggiunto – collaboravano con il Movimento Islamico del Turkestan Orientale”, un gruppo che affiliato all’ Internazionale del terrorismo islamico che fa capo ad Osama bin Laden. Oltre ad aver ucciso due terroristi la polizia ha sostenuto di averne arrestati altri quindici, mentre cinque poliziotti sarebbero rimasti feriti nella battaglia. In un comunicato diffuso pochi giorni dopo la Uyghur American Association, fondata dalla dissidente Rebya Kadeer, ha respinto la versione del governo. ‘Noi – ha affermato – aborriamo la violenza, il popolo uighuro ha sempre risposto alla persistente violenza della Repubblica Popolare Cinese con mezzi pacifici”. “Però, sappiamo che il governo cinese usa la minaccia del ‘terrorismo’ per perseguitare ed intimidire gli uighuri”. L’associazione ha ricordato che non ci sono versioni indipendenti dei fatti e che un giornale di Hong Kong ha scritto che i morti sono stati 18, tutti uighuri. Secondo le organizzazioni per i diritti umani i militanti uighuri sono il gruppo più numeroso, insieme a quello dei seguaci della setta religiosa del Falun Gong, tra i circa 25mila detenuti politici cinesi. Due figli di Rebya Kadeer sono stati arrestati e condannati a pesanti pene detentive dopo che alla dissidente è stato consentito di espatriare. Uno di loro, Alimu Ahbudurimu, è in gravi condizioni di salute e, secondo la famiglia, rischia di morire in prigione.


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