Comunicato Stampa
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![]() Oggi, aspettando le gare di domani e mentre le società mettono in acqua barche ed equipaggi, ci piace conoscere un po’ la storia del posto che affonda le sue radici nella notte dei tempi. Partiamo dal nome che deriva probabilmente dal termine latino “vivis” tralcio di vite” come riportato anche nello stemma comunale. I primi insediamenti sul lago risalgono all’età neolitica: è stato ritrovato un villaggio palafitticolo e nelle zone circostanti delle capanne, piroghe e utensili di bronzo che ne documentano la datazione. Nel periodo romano Viverone era luogo di transito sulla Via Francigena e nell’alto medioevo subì lo scontro tra Longobardi e Franchi, mentre risalgono al 1400 i resti del borgo fortificato eretto in difesa dell’abitato. Nel periodo “dei comuni” Viverone passò da una guerra all’altra, sia a fianco dei Visconti che dei Savoia. Subì i saccheggi del condottiero italiano Facino Cane, ma dopo la sconfitta di quest’ultimo ad opera di Amedeo VIII, Viverone dichiarò fedeltà ai Savoia e ne segui le vicende fino al 1861. Un luogo carico di storia, quindi, che ha anche percorsi enogastronomici davvero interessanti con prodotti tipici come il coregone, un pesce introdotto dai laghi svizzeri un secolo fa, il pesce persico e le carpe. Le colline circostanti il lago sono territorio ideale per la coltivazione della vite che alimenta la produzione dei vini Rossi DOC del Canavese, Erbaluce di Caluso e Erbaluce Passito. Una splendida località che vive della natura e dei suoi prodotti e che da oggi avrà l’opportunità di vedere filare sulle acque del lago le barche di canottaggio, come moderne piroghe, e fare da cornice allo svolgimento del Campionato Italiano di Gran Fondo 2008. |
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