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Comunicato Stampa

giovedì 20 Marzo 2008

Comunicato Stampa

PASQUA: LA PIU’ BASSA DA QUASI UN SECOLO

(ANSA) ROMA, 20 marzo 2008 – La Pasqua 2008 sarà la più ‘bassa’ mai vista da quasi tutti i viventi. Solo i quasi centenari ne hanno vissuta una in una data così arretrata. La Pasqua 2008 cade infatti il 23 marzo, il secondo giorno possibile, come non accadeva dal 1913, e come non si ripeterà fino al 2160. Per trovare la Pasqua nella data più ‘bassa’ possibile (il 22 marzo), bisogna invece risalire addirittura al 1818. Anch’essa non tornerà per tutto il 21/o e il 22/o secolo e si rivedrà solo nel 2285. In compenso fra solo tre anni, nel 2011, avremo la Pasqua più ‘alta’ per molti di noi, il 24 aprile, come nel 1859 e che tornerà solo nel 2095. Ma nel frattempo, fra ‘soli’ 30 anni, nel 2038, tornerà la Pasqua nella data più avanzata possibile, il 25 aprile, che molti viventi hanno già vissuto nel 1943. Dall’anno Mille, in tutto il secondo millennio, la Pasqua è caduta il 22 marzo soltanto nove volte. E cadrà il 22 marzo soltanto 5 volte in tutto il terzo millennio. La Pasqua più ‘alta’, invece, il 25 aprile, c’é stata ugualmente nove volte in tutto il secondo millennio e si ripeterà 10 volte tra il Duemila e il Tremila. Molti ancora credono che la data della Pasqua sia stabilita dalla Chiesa di anno in anno, invece le date di questa ‘festa mobile’ cristiana seguono regole precise e possono fin da ora essere già conosciute nei secoli a venire.

Dice un adagio latino “Non sequitur Marcum, nec praecedit Benedictum”: le date estreme della Pasqua, cioé, non possono precedere la festa di San Benedetto, il 21 marzo, né seguire quella di San Marco, il 25 aprile. In realtà la Pasqua non può neanche coincidere con la festa di San Benedetto, e le sue date estreme sono comprese tra il 22 marzo (Pasqua bassa) e il 25 aprile (Pasqua alta). Fu il Concilio Ecumenico di Nicea, nel lontanissimo anno 325, a stabilire che la Pasqua sarebbe dovuta cadere, da allora in poi, ‘nella prima domenica susseguente il primo plenilunio della primavera’. Però gli studiosi dell’epoca stabilirono che la primavera iniziasse sempre il giorno 21 marzo. Oggi sappiamo che non è proprio così. Comunque con le regole stabilite a Nicea, con la data dell’ingresso della primavera fissata al 21 marzo, se in quel giorno vi è il plenilunio ed è un sabato (caso estremamente raro) l’indomani è la domenica di Pasqua (la cosiddetta Pasqua ‘bassa’). Se invece, come caso limite, il 21 marzo c’è il plenilunio e cade di domenica, poiché la norma prevede che la domenica dev’essere “successiva” alla Luna piena, bisogna aspettare la domenica seguente. Al contrario, se il plenilunio avviene il 20 marzo, la data della Pasqua diventa ‘alta’ e si può arrivare al limite massimo del 25 aprile, perchè il plenilunio seguente si verificherà il 18 aprile, e se questo giorno fosse ad esempio una domenica bisognerebbe attendere la domenica seguente, cioè il 25 aprile.


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