PECHINO, 19 marzo 2008 – Tra discussioni su possibili boicottaggi, proteste di varia natura e preoccupazioni per un livello d’inquinamento allarmante, sulle Olimpiadi di Pechino 2008 rischia di abbattersi un problema concreto: quello dei gabinetti. Nel corso degli oltre 30 test effettuati in vista dei Giochi del prossimo agosto la presenza di gabinetti “alla turca” – quelli costituiti da una semplice lastra di ceramica sul pavimento – ha fatto storcere il naso a parecchi, scatenando numerose proteste. Gli organizzatori delle Olimpiadi sembrano aver dato ascolto alle lamentele, iniziando una parziale ristrutturazione delle toilette a cinque cerchi. All’insegna della comodità e di una maggiore igiene, anche se non per tutti: «Abbiamo chiesto ai responsabili delle strutture di migliorare questo aspetto aumentando il numero di gabinetti tradizionali su cui potersi sedere», ha spiegato Yao Hui, vice direttore del management sulle strutture.

Il caso dei gabinetti è esploso con forza durante il weekend in occasione dell’esibizione tra le squadre di baseball americane dei San Diego Padres e dei Los Angeles Dodgers, che si sono affrontate nello stadio del baseball di Pechino. Ma questo particolarissimo “watergate” olimpico non porterà comunque a benefici particolari per il pubblico. A quanto pare i 500mila stranieri attesi a Pechino nel periodo delle Olimpiadi dovranno adattarsi ad utilizzare i sanitari all’altezza del pavimento, diffusissimi in Asia ma rari in Occidente. Yao ha infatti ammesso che sarà difficile modificare ogni gabinetto delle 37 sedi di gara. Per questo gli organizzatori di Pechino 2008 rimedieranno alla scomoda situazione pensando ad atleti, giornalisti e membri della cosiddetta famiglia Olimpica (dirigenti, sponsor e “Vip”).

FONTE: LA STAMPA