Comunicato Stampa
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BASSETERRE (St. Kitts e Nevis), 15 marzo 2008 (Apcom) – Il presidente del Comitato Olimpico Internazionale, Jacques Rogge, ha affermato che un boicottaggio dei Giochi di Pechino per le violenze in Tibet “non risolverebbe nulla”. Secondo Rogge, che ha parlato ai cronisti nell’isola caraibica di St. Kitts, un eventuale boicottaggio sarebbe al contrario dannoso perché penalizzerebbe gli “atleti innocenti” in gara nelle Olimpiadi della prossima estate.
Secondo il governo tibetano in esilio a Dharmsala, in India, sarebbero 30 i manifestanti tibetani uccisi ieri negli scontri con truppe cinesi. Secondo le autorità di Pechino le vittime delle violenze – verificatesi a Lhasa, la capitale della regione autonoma del Tibet – sarebbero invece dieci. “Crediamo che il boicottaggio non risolverebbe nulla“, ha detto Rogge: “Al contrario, sarebbe penalizzante nei confronti di atleti innocenti e porterebbe gli organizzatori ad interrompere l’allestimento di un qualcosa che è utile organizzare“, ha aggiunto il massimo esponente del movimento olimpico. |
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