TORINO, 9 febbraio 2008 – Roberto Romanini, passato da campione del mondo tra i pesi leggeri, un presente da allenatore della Canottieri Esperia dove sta raccogliendo i frutti di un lavoro che partendo dalla base, sta crescendo stagione dopo stagione delle interessanti individualità, non ultima quella Valeria Franzin (vincitrice della piccola finale ai mondiali juniores di Pechino in doppio nel 2007).
Incontriamo Roberto nella “sua” Esperia, a poche ora dal termine dell’Inverno sul Po.

Roberto, le congratulazioni ci sembrano d’obbligo, in quanto a organizzazione ed in quanto a risultati…
Diciamo che andato tutto bene, tutto come doveva andare…
Ma oltre a te chi sono gli allenatori all’Esperia?
Sono dei tecnici validissimi: Davide Armentaro, Olivia Pacciani, Matteo Patanè, Matteo Bongi, Emanuela Zinetti, tutti molto appassionati e preparati.
Quali sono gli obiettivi che vi prefiggete?
Valorizzare il vivaio degli under 14. Gli atleti di valore che abbiamo avuto in questi anni, e la Franzin ne è la dimostrazione, sono usciti tutti al nostro vivaio. La nostra grande forza sono gli under 14. Se non cresce il vivaio, non cresce la squadra…Siamo partiti con il piede giusto, ora dobbiamo continuare su questa strada…
Molti denunciano problemi a far allenare i ragazzi che passano da cadetti alla categoria superiore. Che cosa ne pensi?
Anche noi abbiamo questi problemi. Ma io sono convinto che solo lavorando sul gruppo si possano superare. Deve essere il gruppo stesso che risolve i suoi problemi al suo interno.
E se dovessimo parlare di numeri?
I numeri sono importanti. Abbiamo 120 ragazzini che anno parte della scuola di canottaggio all’Esperia. A tutti viene dedicato del tempo e vengono date le motivazioni per appassionarsi al canottaggio. Io spero che di questo gruppo il 50% possa continuare, proseguire entrando nella squadra agonistica.

In bocca al lupo Esperia! In bocca al lupo Roberto!