Comunicato Stampa
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![]() Un esercito di ispettori spuntati dal nulla vigila sugli standard quantitativi del cibo e sull’igiene dei luoghi pubblici di consumo, e anche qui si è verificata una strage tra quanti non avevano previsto un giro di vite tanto energico. Alcuni dissidenti sono stati liberati. Gli scavi hanno portato a nuove scoperte archeologiche, fioriscono le inaugurazioni di musei (l’arte contemporanea cinese va ormai per la maggiore in tutto il mondo) e di nuove librerie adeguatamente fornite. E’ stata annunciata una revisione della norma che vieta l’ingresso in Cina ai malati di Hiv. Allo scandalo dei giocattoli pericolosi “made in China” le autorità hanno risposto vietando le esportazioni a 750 fabbriche e chiudendone una buona parte. Non voglio dire che la Cina preolimpica stia diventando una specie di paradiso. I diritti civili sono ancora carenti, internet viene ancora censurato, una schedatura preventiva è già in atto per i ventottomila giornalisti stranieri attesi per i Giochi. Ma considerati i punti di partenza, la preparazione all’Olimpiade sta comunque modificando il volto della Cina e continuerà a farlo. Se tanto mi da tanto, non sarebbe il caso di tornare ad avanzare una candidatura olimpica dell’Italia? Chissà, forse alla vigilia dei Giochi dell’anno X potremmo finalmente varare le riforme di cui tanto discutono i nostri politici. Franco Venturini |
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