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Comunicato Stampa

mercoledì 27 Febbraio 2008

Comunicato Stampa

MISSIONE PECHINO: TASK FORCE DELL’ANSA
Su Missione Pechino il parere di Piercarlo Presutti, capo della redazione sportiva dell’Ansa

Da sempre avvenimento unico, che purtroppo è servito anche per contrapporre schieramenti politici mondiali (si pensi ai boicottaggi), le Olimpiadi di Pechino rappresentano un autentico evento: per i giornalisti, un’occasione per un ruolo da testimoni sul campo come raramente si ha la possibilità di fare in un paese in cui i diritti civili rappresentano un problema: come stai attrezzando la Missione Pechino?

Da tempo ormai le Olimpiadi non sono più un fatto unicamente sportivo ma rappresentano un evento universale da raccontare a tutto tondo. Per questo la squadra dell’Ansa a Pechino, nove inviati oltre al corrispondente in Cina, sarà a maggioranza sportiva ma schiererà anche colleghi di estrazione politica, economica e di cronaca pura. ”Sportivi” o non ”sportivi”, tutti noi comunque saremo impegnati a raccontare i Giochi partendo dalle vicende agonistiche e dalle storie che sempre le Olimpiadi propongono, ma interpretando anche un ruolo da osservatori sulla questione dei diritti civili e religiosi e sulle vicende di un mercato in crescita spaventosa. Fronti che, è inutile negarlo, meritano particolare attenzione in Cina. Ascolteremo nei limiti del possibile le ragioni di tutti.

Temi che i giornalisti inviati alle Olimpiadi di Cina 2008 saranno osservati molto speciali? E c’è la consapevolezza che il concetto di libertà e diritto di critica, anche per chi vive lì e avrà occasioni di incontro con colleghi che vengono da tutto il mondo, creerà loro problemi? Insomma, due mondi sotto lo stesso tetto: cosa ne verrà a fuori secondo te?

Ci faremo un’idea ma quel che piu’ conta, attraverso il racconto dei fatti e delle prese di posizione, la faremo fare ai nostri abbonati. Sono curioso di vedere come funzionerà l’organizzazione cinese alle prese con un apparato di tipo diverso, quello olimpico, i cui riti prevedono anche un’ampia possibilità di circolazione sul territorio e di scambio di idee. Non so se saremo osservati, so che osserveremo: come abbiamo fatto ad Atene, Sydney, Atlanta…

Quale ruolo hanno in questo appuntamento così speciale le organizzazioni di categoria (sindacali, gruppi di specializzazione, associazioni per la libera stampa, Ordini professionali) e cosa si dovrebbe fare in sede preventiva?

Credo che le associazioni di categoria abbiano gia’ sensibilizzato canali diplomatici e comitati olimpici nazionali. D’altra parte l’unione fa indubbia forza anche e soprattutto in campo internazionale.

FONTE: USSI


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