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Comunicato Stampa

mercoledì 27 Febbraio 2008

Comunicato Stampa

Fusione in Sacchetta

Trieste, 27 febbraio 2008 – Il rilancio del remo triestino riparte dalla Sacchetta? Sembrerebbe di sì. Da culla del remo nostrano, fucina di campioni del remo nazionale ed internazionale nel passato, da sito con la più alta concentrazione di società centenarie (Adria, Trieste e Ginnastica Triestina), i loro rappresentanti si sono trovati per la prima volta seduti martedì pomeriggio ad un tavolo di concertazione per verificare la possibilità e la volontà di una fusione in un corpo unico, da cui dovrebbe nascere un soggetto remiero, il più forte come potenzialità economiche e di strutture sportive esistente in città come in regione. Convocato dall’avv. Biagio Terrano, Presidente dell’Adria, nella sala del Coni sedevano ieri l’altro: Machnig e Favento per la Trieste, Michelazzi e Bontempo per la Ginnastica Triestina, Milazzi ed il Presidente regionale del Coni Felluga, il vicepresidente vicario della Federcanottaggio nazionale Crozzoli ed il Presidente regionale Fic Tedesco. Il tutto nasceva dall’importante contributo ricevuto dalle tre società remiere triestine (oltre alla STV) per un’opera di restyling dalla quale scaturiva l’idea di una fusione delle tre società in un’unica realtà che offrisse alla città di Trieste le possibilità di tempo libero e svago, ricreazione ed attività sportiva agonistica. “Siamo tre realtà piccole che in uno spazio ristretto come quello del Pontile Istria triplichiamo giorno per giorno le spese, dibattendoci in bilanci sempre più difficili.” esordiva Terrano. “Sono quasi trent’anni che ognuno di noi a più riprese ha cercato di condurre in porto la proposta di una fusione. Ora forse i tempi sono maturi per un nuova realtà che offra alla città un canottaggio per tutti: maschi e femmine, agonisti, amatori e disabili, in una location importante e soprattutto centrale come la Sacchetta. I finanziamenti ricevuti da tutte e tre le realtà remiere possono rappresentare il volano per la creazione di un nuovo soggetto sportivo. Un importante club remiero con la forza di quasi un migliaio di soci.” Dapprima cauti, ma poi possibilisti gli interventi del Presidente della Canottieri Trieste Favento: “Dobbiamo partire con un progetto che preveda un miglioramento per tutti: ristorante e palestra attrezzata, una sede per amatori e master, ed una dedicata esclusivamente all’attività agonistica. Più spazi, più barche e più attrezzature per tutti.”; del vicepresidente della Ginnastica Triestina Nautica, Bontempo: “E’ un lavoro arduo ed in salita, realizzabile soltanto attraverso l’ideazione di un’iniziativa davvero comune che preveda un collante unico con punti di forza maggiori rispetto gli standard attuali.”
Felluga: “Io penso che il finanziamento serva a creare qualcosa di importante per Trieste: tre bandiere che si ammainano per far salire sul pennone della Sacchetta quella di un canottaggio rivolto verso il futuro.”
Positivo l’intervento di Crozzoli: “Un plauso alla proposta di fusione. Dalla Federazione l’invito a trovare nuove strategie per nuove unioni che favoriscano il superamento dei difficili aspetti economici in cui versano un po’ tutti, dalla Federazione e quindi di riflesso le società. Si tratta di un investimento importante per tutti: dai giovani ai meno giovani, ai diversamente abili.”
Favorevole all’idea il Presidente regionale Tedesco: “Un nuovo soggetto sportivo legato al canottaggio in Trieste centro città non può portare che vantaggi per l’attività sportiva come per la produzione di servizi per i soci e quindi per i cittadini. Servizi e attività agonistica di alto livello.”
Il primo importante passo è stato fatto, quello successivo sarà la concertazione del progetto, che poi dovrà essere sottoposto al vaglio delle tre assemblee delle rispettive società alle quali spetterà l’ultima parola: Adria, Trieste e Ginnastica dovranno rinunciare alla bandiera per avere però come contropartita una di quelle che potrebbe diventare una delle società di canottaggio più innovative in Italia.

Maurizio Ustolin