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Comunicato Stampa

giovedì 3 Gennaio 2008

Comunicato Stampa

“In Kenya muore anche lo sport”. Parlano i tecnici italiani
Gli scontri tribali tra Kikuyu e Kalenjin stanno gettando il Paese africano nella guerra civile. Gli allenatori italiani raccontano la situazione terribile di queste ore

Claudio Berardelli con la fidanzata Janet Jepkosgei e un suo fratelloMILANO, 3 gennaio 2008 – In Kenya c’è un clima da guerra civile. La testimonianza di Claudio Berardelli, giovane tecnico di atletica che ha vissuto in questi mesi ad Eldoret, dove allena i campioni della scuderia di Gabriele Rosa (creatore del Discovery Kenya) è agghiacciante. Lo avevamo chiamato al telefono martedì e ci aveva detto: «Quando sono andato in centro sotto scorta di amici fidati per acquistare dei generi alimentari, ho visto file silenziose di kikuyu, che cercavano rifugio, prima alla stazione di polizia, poi nelle chiese. Era un’immagine impressionante. Poi è cominciata a circolare la voce che c’era un piano per bruciare una chiesa e i kikuyu che ci avevano trovato riparo. Sembrava una cosa enorme, impossibile, un’idea folle. Più tardi però è stata messa in pratica… Non c’è più controllo, si parla di stupri, di violenze inaudite. Sta venendo a galla l’odio tribale rimasto silente per molti anni».
FUGGITO – Claudio si è fidanzato con Janet Jepkosgei, la donna che ha dominato la scena mondiale degli 800 metri quest’anno. Un talento enorme, oltre che una ragazza dolce e graziosa. “Lei non mi ha potuto seguire, perché non ha il visto e in questi giorni è impossibile fare qualsiasi pratica. Rimarrà con la famiglia, ma credo che sia al sicuro, lei è una nandi, quindi non appartiene ad una etnia a rischio ad Eldoret. Però nessuno può stare tranquillo, soprattutto adesso che stanno arrivando in città i Pokot, sottotribù dei Kalenjin, che sono noti per la loro violenza. Forse Kibet, campione mondiale di maratona quest’estate a Osaka, è stato vittima di un’aggressione da gruppi non kikuyu ed è finito all’ospedale, dove gli hanno messo quattro punti in testa. Aveva preso una randellata. Elijah Lagat, atleta che aveva vinto le maratone di Boston e Berlino e adesso è diventato parlamentare nel partito di opposizione, è stato contestato, mentre andava all’aeroporto dalla sua stessa gente e quasi aggredito”. Berardelli è tornato questa mattina in Italia.
ROSA – Gabriele Rosa, che in Kenya aveva creato un vero impero sportivo, dove ha portato la cultura dell’allenamento, è stato costretto a chiudere i suoi camp. “Non c’era alternativa. Ho detto agli atleti di tornare a casa. E’ chiaro che i loro sogni olimpici ora sono in pericolo, perché non potranno allenarsi nel periodo più delicato della preparazione, ma loro possono diventare un obiettivo per le bande armate. Non so davvero come potrà andare a finire. E’ difficile essere ottimisti”.
CANOVA – Renato Canova, tecnico che segue moltissimi atleti keniani, è all’hotel Intercontinental di Nairobi, dove sono ospitati anche i commissari europei che hanno rivelato i brogli elettorali: “No, io non torno in Italia. Fra tre giorni spero di risalire a Eldoret. Non credo di essere in pericolo, perché non sto con nessuna fazione in particolare, sono super partes…”. Si illude?
DE MADONNA – Gianni De Madonna è un altro manager, che in questi anni ha gestito moltissimi atleti keniani, alcuni sono in questo momento da lui a Trento: “Stiamo telefonando continuamente in Kenya e ci arrivano notizie terribili. Bet ci ha raccontato che è in atto una vera pulizia etnica. Tutte le attività commerciali gestite dai kikuyu sono state distrutte. Così pure le loro case, anche quelle in cui vivevano persone di altre tribù, ma erano di loro proprietà. Continua la caccia all’uomo. Non avrei mai pensato che si potessero trasformare in belve. Cercheremo di fermare gli atleti che sono qui, per evitare che rischino la vita tornando a casa”.
NGUGI – John Ngugi, grande atleta del passato, è un kikuyu. Vive a Nairobi, ma preferisce non uscire di casa: “Spero che la situazione si calmi. Io ho una casa nelle terre dei Kalenjin, chissà se c’è ancora… Sono contro la violenza, ma che posso fare?”.

Gianni Merlo

Nella foto: Claudio Berardelli con la fidanzata Janet Jepkosgei e un suo fratello

FONTE: gazzetta.it


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