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Comunicato Stampa

venerdì 25 Gennaio 2008

Comunicato Stampa

SABAUDIA, PROSEGUE IL RADUNO. GHEZZI E GALTAROSSA: “STIAMO LAVORANDO BENE

a cura di Augusto Martellini

SABAUDIA, 24 gennaio 2008 – La terza giornata del raduno del Gruppo olimpico a Sabaudia comincia con un freddo intenso che si manifesta al mattino con la brina sui prati, accompagnato però da un caldo sole che sul tardi consente ai tecnici persino di togliere le giacche a vento. Lago in condizioni perfette e, come da programma, intenso lavoro per tutte le barche. Molti gli atleti che, ancor prima di tornare il albergo per il pranzo, non si sono fatti pregare per fare una visitina al mercato settimanale. Le facce sono serene, la luce del sole aiuta anche la ricarica psicologica, prima del turno pomeridiano d’allenamento.

Ne abbiamo approfittato per fare anche uno scambio di battute con gli azzurri che continueremo a pubblicare nei prossimi giorni.

LUCA GHEZZI

Luca GhezziQuali sono le sensazioni che prova uno come lei che ha vissuto in passato altre esperienze olimpiche?
«Le percezioni sono molto positive, perché siamo un bel gruppo che si sta impegnando molto per raggiungere un traguardo importante. L’Olimpiade è sempre diversa da qualsiasi altra gara e non è mai uguale a quella di quattro anni prima. Occorre dare il massimo, altrimenti sei già fuorigioco, perché questo sport è proiettato sempre avanti. Credo di essere estremamente motivato».

Qual è il suo pensiero fisso in questo momento?
«Ora penso solo a fare il mio dovere e lavorare sodo, perché occorre mettere legna in cascina. Poi c’è da battere la concorrenza interna guadagnandosi la fiducia del Dt ed un posto in barca. Ovvio che il pensierino a qualcosa di positivo uno ce lo fa. Credo che anche gli avversari non possano farne a meno».

 
ROSSANO GALTAROSSA

Quali sono le sensazioni che prova uno come lei che ha vissuto in passato altre esperienze olimpiche?
«Mi pare che il gruppo sia molto compatto e motivato a far bene. Dopo due anni di sosta, mi sono rimesso in discussione perché sono convinto che si possa ancora dare qualcosa di positivo. Ho trovato persone capaci di offrici la loro esperienza e ridarci serenità e fiducia, ragazzi molto pronti a conquistarsi un posto, nel principio di una sana rivalità, e questo è importante per creare i giusti stimoli a tutto l’ambiente. Sono fiducioso che si possano colmare quelle piccole lacune che lo scorso anno ci hanno lasciato ai piedi del podio. Così come sono cosciente che le altre nazioni non staranno a guardare. State pur certi che non partiamo battuti e daremo fondo a tutte le nostre risorse per ottenere qualcosa di buono».

Qual è il suo pensiero fisso in questo momento?
«Non posso negare che, una volta riconquistato a pieno titolo il mio posto in barca, punto in alto; altrimenti non sarei neppure qui. L’emozione, ogni volta diversa, che mi ha dato l’andare sul podio è stata straordinaria. Quindi, con l’ausilio dei compagni d’avventura, proveremo senz’altro a raggiungere quel traguardo che a molti può sembrare oggi un’impresa».


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