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Comunicato Stampa

lunedì 21 Gennaio 2008

Comunicato Stampa

CANOTTAGGIO NELLA SCUOLA, LUIGI MANZO RISPONDE A FRANCO NOIO

Luigi ManzoROMA, 21 gennaio 2008 – Certi di trattare un argomento di interesse generale pubblichiamo un costruttivo scambio di domande e risposte fra Franco Noio, da sempre fortemente impegnato nello sviluppo del canottaggio nella scuola, e Luigi Manzo, presidente della Canottieri Luino, animatore e responsabile del Settore scuola della Federazione.
Nel contempo si informa che nel Consiglio federale di sabato scorso è stato deliberato di aggiungere ai possibili acquirenti dei remoergometri della promozione “100 remoergometri a -1000”  anche le Società che fanno attività nella Scuola Elementare classi IV e V.

Rispondo ben volentieri ai quesiti posti da Francesco Noio, alcuni dei quali abbiamo avuto modo di affrontarli direttamente a Piediluco nel corso del raduno mondiale pre-natalizio.
Una premessa mi è doverosa: quel che ci prefiggiamo è entrare ufficialmente e stabilmente nella Scuola creando quegli automatismi che facciano acquisire alla nostra disciplina la stessa dignità e diffusione degli altri sport che  hanno connotazioni più marcatamente “scolastiche”. Non sarà un processo facile né rapido, ma se tutti in modo convinto “remiamo” nella stessa direzione le probabilità di successo aumentano significativamente. Pertanto ben vengano i  contributi dialettici ed il confronto su idee ed esperienze diverse che, se convergenti nelle finalità, possono solo favorire il raggiungimento dei nostri obiettivi.
Francesco Noio Per comodità di chi ci legge riprendo integralmente i quesiti di Franco Noio inserendo le mie risposte e considerazioni.
Poiché è impensabile esaurire l’argomento “Scuola” in poche righe né tantomeno in una presentazione necessariamente contenuta in 15′ resto a disposizione, per quanto possibile, per ulteriori chiarimenti.
Ringrazio Francesco Noio per l’attenzione che ha riservato alla mia presentazione ed auspico che il contributo, da parte di tutti, possa essere il più ampio possibile.
Con i migliori saluti. Luigi Manzo

Quale è la differenza che gli alunni, docenti e istituzioni scolastiche incontrano nell’attivare il progetto e l’attività scolastica pomeridiana affidata ai docenti che aderiscono all’ attività del canottaggio come da allegato del CSA?
Se per “allegato del Csa”  s’intende l’elenco delle discipline sportive ammesse ai GSS trasmesso dagli Uffici Scolastici Provinciali, come si chiamano ormai da due anni i CSA, in pratica nessuna. Nella sostanza la differenza è parecchia. Non tutte le scuole hanno la fortuna di avere al loro interno un Francesco Noio  che promuove il canottaggio e si “auto-produce”. Il Progetto serve agli “esterni” (cioè alle Società) per proporre, presentare e far praticare la propria disciplina motoria alle Scuole offrendo la propria collaborazione ed affiancando il Tecnico societario all’insegnante di Educazione Fisica. L’ approvazione da parte  del Collegio Docenti e del Consiglio di Istituto ne sancisce l’ufficialità .

Ti sembra giusto effettuare la gara di remoergometro nei primi giorni di febbraio ed effettuare le premiazioni con 4/5 mesi di ritardo?
Quattro/cinque mesi di ritardo mi sembra un’affermazione esagerata, vorrebbe dire giugno/luglio e quindi ad anno scolastico terminato; non ricordo sia mai accaduto. I premi si possono ordinare solo dopo che si è saputo il numero degli Istituti partecipanti ed il numero delle Province e delle Regioni  di appartenenza; quindi al termine delle iscrizioni che quest’anno scadono al 5 di febbraio. Ci stiamo già attivando per accelerare il più possibile i termini di consegna dei premi. Non conosco la realtà scolastica nella quale opera Noio, ma per esperienza personale posso affermare che le premiazioni effettuate nell’ambito delle “feste e manifestazioni“ che ogni Istituto organizza alla fine dell’anno scolastico contribuiscono a dare maggior ufficialità al Campionato Indoor e servono anche da “refresh” dell’evento svoltosi due/tre mesi prima.

Gli istruttori scolastici a cosa servono se poi non partecipano a corsi di aggiornamento ed altro come capita per le altre discipline, vedi badminton, tiro con l’arco, pallavolo, atletica etc?
Sono perfettamente d’accordo. Non sarà senz’altro sfuggito a Noio che la formazione dei docenti rientra nei programmi principali della mia presentazione. La FIC dovrà necessariamente affrontare questo argomento se vorremo avere all’interno degli Istituti “promotori di canottaggio” .

Leggendo la presentazione del progetto a pagina 4: “Inserita nel P.O.F. l’attività può fruire in modo autonomo di finanziamenti da parte degli istituti”. Vorrei conoscere la realtà scolastica in cui vive il signor Manzo perché l’utilizzazione dei fondi di Istituto sono regolati in modo  diverso.
Nella citazione di pagina 4) non c’è alcun riferimento ai fondi di Istituto; ho firmato bilanci di un Istituto Statale di Istruzione Superiore per cinque anni e ho presieduto una media di 10 Consigli di Istituto all’anno per sapere sufficientemente bene di che cosa stiamo parlando.
Una volta approvato il Progetto può ottenere, nell’ambito dell’autonomia scolastica e su delibera del Consiglio di Istituto, un finanziamento ancorché limitato che possa consentire un minimo di possibilità di spesa che ne favorisca l’attuazione (ad esempio per i trasporti Scuola/Canottieri o per fronteggiare i costi della trasferta per la partecipazione alla Fase Nazionale in barca).

Tutte le discipline sportive che operano nelle scuole forniscono materiale per l’attivazione dei progetti. La FIC cosa fornisce?
Per le altre discipline è molto più semplice fornire palloni, racchette, reti, canestri, ecc. Certo alle Scuole non siamo in grado di fornire, per evidenti motivi, né GIG, né 7.20, né remoergometri. Riteniamo più utili iniziative promozionali rivolte alle Società, senza le quali le Scuole difficilmente possono fare canottaggio, per dotarsi grazie ai contributi messi a disposizione dalla FIC di materiale da utilizzare per l’attività scolastica. Per le Scuole cercheremo di predisporre materiale divulgativo e promozionale da distribuire ai ragazzi. Rimango però fermamente convinto che il miglior “carburante” per l’attivazione ed il mantenimento nel tempo dei  progetti legati al canottaggio sia il coinvolgimento degli insegnanti  con iniziative e programmi  di incentivazione.

Per quale motivo un Dirigente scolastico dovrebbe favorire il canottaggio penalizzando le altre discipline nella partecipazione delle fasi Nazionali? Purtroppo gli oneri previsti perla partecipazione alla fase Nazionale sono a carico degli istituti.
Io non porrei la questione in termini di penalizzare “le altre” per favorire il canottaggio. Non mettiamoci in difesa! Una volta deliberatane l’adesione ai GSS il canottaggio è una disciplina alla stessa stregua delle altre con una particolarità importante però. Che fa vivere agli studenti partecipanti l’emozione di una finale nazionale, almeno finché sussisterà l’accesso diretto, cosa  riservata a pochissimi nelle altre discipline. In quanto agli oneri a carico degli Istituti è un problema che riguarda numerose discipline essendo al momento finanziate dal MPI e dal CONI solo le finali nazionali di Calcio, Pallacanestro, Sci, Corsa Campestre, Orientamento, Atletica leggera e Nuoto. Non possiamo però dimenticare che la FIC rimborsa la trasferta alla Fase Nazionale GSS con gli stessi criteri dei Campionati Italiani, rimborsi (non trascurabili nel caso di Gruppi numerosi provenienti da lontano) che possono contribuire ad alleggerire non poco i costi sostenuti dagli Istituti.

I docenti che aderiscono al progetto con quali fondi vengono retribuiti?
Mi verrebbe da dire che è un problema delle singole Scuole…, non possiamo risolverglieli tutti noi! Noi, le Società in particolare, già facciamo la nostra parte: offriamo un servizio ed un’opportunità agli Istituti ed agli studenti proponiamo ed insegniamo una disciplina tra le più belle in assoluto, mettiamo a disposizione Tecnici, materiale, assistenza, ecc. Non vorrei entrare nell’eccessivo tecnicismo ma nelle pieghe di bilancio qualche possibilità volendo la si trova. Ad esempio se gli insegnanti partecipano alla stesura ed organizzazione del Progetto si può utilizzare il Fondo di Istituto. Le ore impiegate per l’attività con i ragazzi possono essere remunerate con i fondi dei Gruppi Sportivi ottenibili a richiesta (anche se spesso con ritardo) da parte del Ministero. Il Consiglio di Istituto potrebbe deliberare di destinare una parte del Contributo Studenti. Si potrebbe verificare la possibilità di ottenere contributi e finanziamenti per Progetti di Rete oppure a valere su leggi e normative regionali, ecc. Sarebbe interessante sapere al riguardo come hanno risolto il problema nell’Istituto dove opera Noio, e nei diversi Istituti dove operano altri nostri Tecnici.

Non sarebbe il caso inserire i dati dei test sui 100 mt. nel momento in cui l’ istituto attiva il progetto? Il sottoscritto ha iniziato ad effettuare i test in data 03.12.07 in quattro istituti per cui si prevede una partecipazione di circa 1000 alunni/e.
Non possiamo certo attivare il sito prima di aver emanato il regolamento e disciplinato la materia. Credo che il lasso di tempo intercorrente dal 5 febbraio al 1° marzo sia più che sufficiente per ogni esigenza.

Perché effettuare il campionato in barca con classifica unica con i tesserati? Vi rendete conto che il 90% degli alunni partecipano alla gara con pochissime uscite, vogliamo avvicinarli al canottaggio o allontanarli?
A parte che la percentuale dei non tesserati sin qui non è stata così elevata, il problema è stato risolto quest’anno con l’istituzione della categoria “Esordienti” di 1° e 2° grado riservata a coloro, ancorché tesserati, che non hanno mai partecipato ad alcuna regata ufficiale Fic.

Nelle immagini: In alto, Luigi Manzo; al centro, Franco Noio


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