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Comunicato Stampa

lunedì 13 Ottobre 2008

Comunicato Stampa

BATTESIMO ALLA CANOTTIERI NETTUNO

Image00001In una cornice atmosferica quasi estiva si è svolta, nel pomeriggio di sabato 11 ottobre, presso la sede della SNC Nettuno, la cerimonia per il battesimo di due nuove imbarcazioni.

L’occasione ha visto la presenza dei Presidenti del Coni Regionale e Provinciale Emilio Felluga e Stelio Borri della Presidente della Sezione Triestina degli Azzurri d’Italia Marcella Skabar. del Vicepresidente nazionale degli Azzurri Matteo Bartoli , di un ufficiale in rappresentanza della Capitaneria di Porto: erano presenti inoltre rappresentanti delle società consorelle di tutta la Regione nonchè numerosissimi amici e simpatizzanti.

Image00002Il Presidente Fabio Massari, dopo aver brevemente ricordato i successi sportivi della stagione appena finita che ha visto la Nettuno vincere 5 titoli italiani oltre a numerosi altri piazzamenti, ha voluto porre l’accento in modo particolare sul momento centrale della cerimonia che ha visto intitolare due imbarcazioni a due soci prematuramente scomparsi:

Un quattro senza intitolato a Romeo Grbec già atleta e socio: la madrina ed il padrino dell’imbarcazione sono stati Mia e Donato Grbec figli di Romeo

Image00003L’acquisizione dell’imbarcazione è stata possibile grazie ad una sottoscrizione tra amici, soci, gli Azzurri d’Italia, le classi scolastiche di appartenenza dei figli di Romeo

Un singolo intitolato a Riccardo Sonzio la cui acquisizione è stata possibile grazie ad una donazione del ns. socio e fratello di Riccardo, Guido Sonzio: la madrina è stata la sig.na Federica Zarantonello in rappresentanza della famiglia.

Hanno preso quindi la parola I presidenti regionali e provinciali del CONi e la sig.a Marcella Image00004Skabar che hanno indirizzato parole di saluto ed augurio alla Società ed agli atleti.

E’ seguita la benedizione delle imbarcazioni da parte di don Alessandro Cocuzza con successiva breve uscita in mare delle stesse.

La cerimonia si è conclusa con un rinfresco sulla terrazza della Società che ha stentato a contenere i numerosissimi intervenuti”

Maurizio Ustolin

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