Ho iniziato a fare canottaggio dopo un intervento al ginocchio che mise fine alla mia carriera nel basket. Durante la convalescenza, vidi in tv un’intervista a Sally Kehoe, atleta della nazionale olimpica australiana di canottaggio, che faceva vedere dove si allenava, e mi piacque l’idea di poter vogare nella baia di Sydney e vedere posti che sono difficilmente raggiungibili da terra. Fu amore a prima vista.
Il canottaggio è uno sport bellissimo, fatto di compromessi. Bisogna essere forte, ma anche agile, si sta in squadra ma si lavora anche tanto da soli. Ti permette di scoprire nuovi posti nel tuo paese e all’estero. Io amo il fatto che il canottaggio nel mondo sia una vera e propria comunità, e per questo ho amici dappertutto.