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La crescita smisurata del beach sprint in attesa del 2028

lunedì 17 Ottobre 2022

La crescita smisurata del beach sprint in attesa del 2028

I Mondiali di Beach Sprint conclusisi ieri a Saundersfoot, in Galles, sono stati la riprova di come il movimento legato a questa nuova disciplina – del cui inserimento nel programma olimpico da Los Angeles 2028 si vocifera sempre più insistentemente – sia in continua crescita sia a livello internazionale che nazionale, in quest’ultimo caso grazie alla lungimiranza del Presidente Giuseppe Abbagnale e del suo Consiglio che funge da volano al movimento italiano con la Consigliera Luciana Reale delegata al Coastal Rowing.

I partecipanti in ciascuna delle nove barche facenti parte del programma gare sono raddoppiati rispetto a Oeiras 2021, il livello si è alzato in tutte le nazioni (vedi squadre come Spagna e Tunisia che in questa specialità dominano il medagliere) e l’attenzione degli atleti olimpici verso la disciplina è sempre maggiore. Lo scorso anno, poche settimane dopo le fatiche a cinque cerchi di Tokyo, si cimentarono nel beach sprint in Portogallo i medagliati del Giappone Kjetil Borch (Norvegia, argento nel singolo maschile) e Agnieszka Kobus (Polonia, argento nel quattro di coppia femminile dopo che a Rio 2016 aveva vinto il bronzo), oltre all’irlandese Monika Dukarska, portacolori del suo paese nel due senza femminile in Giappone.

Quest’anno, Kobus e Dukarska sono tornate, e in buona compagnia vista la presenza di Helen Glover (Gran Bretagna, due ori olimpici nel due senza femminile a Londra 2012 e Rio 2016), Emma Twigg (Nuova Zelanda, oro olimpico a Tokyo 2020 nel singolo femminile), Charles Cousins (Gran Bretagna, quinto a Londra 2012 in quattro di coppia maschile), per non parlare del tedesco Karl Schulze (Germania, oro olimpico nel quattro di coppia maschile a Londra 2012 e Rio 2016), iscritto in singolo ma poi costretto al forfait da un infortunio mentre si trovava già in Galles.

Senza dimenticare inoltre chi è protagonista del remo classico internazionale pur senza aver mai disputato i Giochi, come la neozelandese Jackie Kiddle, bronzo ai Mondiali Assoluti di Racice nel singolo Pesi Leggeri femminile poche settimane fa, o l’azzurro Giovanni Ficarra, specialista del beach che però quest’anno ai Mondiali Assoluti si è tolto lo sfizio di vincere l’oro iridato nel due senza leggero maschile.

Inoltre – altra novità da non sottovalutare – il fatto che le prove iridate di Saundersfoot nelle discipline Senior del singolo maschile e femminile e del doppio misto valessero per assegnare i primi pass per i World Beach Games 2023 in Indonesia, a Bali: i primi sei classificati hanno qualificato la barca di diritto, mentre il prossimo anno le regate continentali di qualificazione vedranno completati gli slot dei partecipanti.

Un sistema di qualificazione insomma identico a quello per i Giochi Olimpici… Tutti segnali che danno la prova di come il movimento internazionale del beach sprint sia in fermento, in attesa di vederlo spiccare tra le discipline a cinque cerchi. Uno scenario ormai prossimo a diventare realtà, e per il quale è bene farsi trovare pronti.