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Consegnato il ricavato di Via le Mani” 2019 al Telefono Rosa”

giovedì 11 Marzo 2021

Consegnato il ricavato di Via le Mani” 2019 al Telefono Rosa”


ROMA, 11 marzo 2021 – L’edizione 2020 di “Via Le Mani”, la regata open femminile, non si è potuta disputare a causa dell’infezione pandemica da Covid-19. Un evento nato da un’idea dell’Associazione Hands Off Women – HOW Onlus, presieduta dalla senatrice Isabella Rauti, e organizzato dalla Federazione Italiana Canottaggio con l’ausilio del Comitato Regionale FIC Lazio e del CC Roma. Una manifestazione che ha lo scopo di sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno della violenza di genere. Ieri quindi, dopo un anno durante il quale, sempre per garantire i distanziamenti sociali, non è stato possibile disputare la gara né consegnare la cifra derivante dalle iscrizioni alla regata e destinata all’Associazione Nazionale Telefono Rosa, il Presidente Abbagnale ha consegnato l’assegno alla meritoria associazione di difesa delle donne.


A ricevere l’assegno a Roma, nella sala convegno della FIC, era presente Maria Gabriella Carnieri Moscatelli, presidente dell’Associazione Nazionale Telefono Rosa che, visibilmente emozionata, ha affermato: “Sono molto felice di questo aiuto. Per questo ringrazio il Presidente Giuseppe Abbagnale, e tutta la Federazione Italiana Canottaggio, per la possibilità concreta di poter ricevere questo importante contributo, frutto dell’edizione 2019 di “Via le Mani”. Spero di poter continuare a vedere disputare la regata poiché significherebbe che siamo fuori da questo tunnel dovuto alla pandemia da Covid 19 che ha anche accentuato il fenomeno della violenza sulle donne e sui bambini. Grazie Italia del canottaggio”.


Giuseppe Abbagnale, invece, ha rimarcato che la violenza sta aumentando tanto da affermare: “Sono stato molto colpito dalla violenza che le donne stanno subendo durante questo periodo pandemico che pare non avere mai fine. Molte criticità all’interno della società si sono riacutizzate e ogni aiuto per tentare di debellare questa piaga sociale di violenza e vessazione mi vede sempre in prima fila. Il canottaggio continuerà ad essere al vostro fianco con la speranza di aiutare tante più donne e bambini indifesi a superare la violenza che si annida nei gangli della nostra società”.