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Campionati Europei di Poznan. Le dichiarazioni dei protagonisti

domenica 11 Ottobre 2020

Campionati Europei di Poznan. Le dichiarazioni dei protagonisti


POZNAN, 11 ottobre 2020


Giacomo Gentili (Fiamme Gialle/SC Bissolati, quattro di coppia Senior maschile, capovoga): “Le condizioni del lago non ci hanno aiutato, è stata una gara muscolare, molto tesa. Sapevamo però di valere questo risultato e infatti lo abbiamo ottenuto. Continuiamo a lavorare con umiltà, faccio i complimenti all’Olanda ma sono soddisfatto della seconda posizione, anche questa battaglia è andata in porto, adesso pensiamo alle prossime occasioni che si ripresenteranno. Ringrazio i miei compagni e le Fiamme Gialle per questo risultato”.
Luca Rambaldi (Fiamme Gialle, quattro di coppia Senior maschile, numero due): “Il vento dapprima laterale e poi contro ci ha messi in difficoltà, abbiamo provato a contenere gli olandesi ma poi abbiamo preferito fare la gara sugli inseguitori, in questo momento l’Olanda è più forte e rischiavamo di mettere a rischio anche il secondo posto se avessimo provato fino in fondo a rientrare. Non abbiamo fatto alcun miracolo, semplicemente abbiamo fatto un raduno di notevole spessore e abbiamo avuto fiducia e stima l’uno dell’altro. È una barca rinnovata per il 50% dei suoi componenti, abbiamo fatto un grande risultato e lo dedico, oltre che alla mia società, a Filippo e Andrea”.
Simone Venier (Fiamme Gialle, quattro di coppia Senior maschile, numero tre): “Sono molto contento di aver avuto questa opportunità, di salire su una barca di tale livello e tornare alla mia storica specialità. La gara di oggi è stata buona anche se molto dura, le condizioni del lago variavano continuamente però siamo rimasti compatti riuscendo ad ottenere un grande risultato. L’Olanda, va ammesso, ha una marcia in più, lo dimostrano anche i tempi che realizza, sembra quasi che non abbia nemmeno sofferto del lungo periodo di lockdown, la loro condizione non sembra averne risentito. Io sono felice, continuo ad allenarmi e a lavorare duramente per farmi trovare pronto, poi spetterà alla Direzione Tecnica decidere su quale barca farmi salire. Ringrazio tutta la squadra, dal DT Cattaneo agli allenatori passando per i medici. Un ringraziamento particolare alle Fiamme Gialle, che hanno sempre creduto nelle mie potenzialità, e un ringraziamento e un saluto speciale a mio figlio Gioele e a mia moglie”.
Luca Chiumento (Fiamme Gialle/SC Padova, quattro di coppia Senior maschile, numero quattro): “Una finale pesante, disputata in acque che non hanno certo agevolato le nostre capacità. È la mia prima vera gara da titolare nella Nazionale Senior dunque non posso che essere felice del risultato, sono fiero del percorso che sto facendo, in Nazionale come nelle Fiamme Gialle. Tornando alla gara, speravo in un lago più favorevole, la prima parte di gara è andata molto bene poi però l’Olanda è andata via, abbiamo provato a tenerla ma sono scappati. Noi abbiamo accusato le condizioni nel finale e per poco la Lituania non ci rubava l’argento, ma siamo stati bravi a tenerla dietro”.


Pietro Willy Ruta (Fiamme Oro, doppio Pesi Leggeri maschile, capovoga): “Una grande soddisfazione, ecco cosa è stata questa gara. Abbiamo sofferto, siamo stati sempre sul filo, fino all’ultimo centimetro. Una finale di attacchi e risposte, molto movimentata ma al termine della quale è arrivato questo risultato, un oro che ci carica per il prossimo anno. L’allenamento è stato fondamentale, abbiamo lavorato per tutto il raduno specialmente sugli attacchi e sul controbattere eventuali assalti avversari e qui abbiamo raccolto i frutti del nostro lavoro. Grazie a Stefano, e alle Fiamme Oro”.
Stefano Oppo (Carabinieri, doppio Pesi Leggeri maschile, numero due): “Finalmente, dopo tre anni di medaglie di argento e di bronzo, è arrivata quella d’oro. Gli avversari non ci hanno dato tregua, hanno provato a sfilarci il primo posto per tutta la gara e questo rende ancora più saporita la vittoria. Questo successo ci dà una spinta incredibile verso il prossimo anno, perché se siamo arrivati a vincere questo Europeo dopo il periodo di lockdown vuol dire che possiamo giocarci le nostre carte. Mi spiace che la mia ragazza non sia qui con me, le dedico questa vittoria, così come alla mia società, i Carabinieri, che mi mettono sempre nelle condizioni migliori per rendere al massimo”.


Federica Cesarini (Fiamme Oro/Gavirate, doppio Pesi Leggeri femminile, capovoga): “E’ stata la gara della maturità, mi sento di dire che siamo cresciute. Dopo la qualificazione olimpica dell’anno scorso, questo è un altro tassello fondamentale. Personalmente poi è un altro Europeo da ricordare, dopo quello dello scorso anno. Un risultato che dedico alla mia famiglia e alle Fiamme Oro”.
Valentina Rodini (Fiamme Gialle, doppio Pesi Leggeri femminile, numero due): “Non posso che dirmi contenta, la barca respirava, siamo riuscite a tenere un colpo molto lungo e disteso, che ci ha permesso di salire sul podio semplicemente credendo nelle nostre possibilità. Abbiamo trovato un buon equilibrio, dobbiamo continuare su questa strada”.


Matteo Castaldo (Fiamme Oro/RYCC Savoia, quattro senza Senior maschile, capovoga): “Considerando come è andata l’ultima settimana e i problemi che ha avuto Marco, abbiamo fatto un miracolo. La gara è stata dura e prendere questa medaglia non è stato facile, a 200 metri dall’arrivo credevo di vincere, a 50 invece ho avuto paura di perdere anche l’argento. Abbiamo fatto davvero un miracolo, Marco più di tutti, lo ringrazio davvero per questi giorni così come ringrazio la nostra società, le Fiamme Oro”.
Bruno Rosetti (CC Aniene, quattro senza Senior maschile, numero due): “E’ stata una stagione difficile, lo è stata per tutti e questo argento alla fine ripaga dei momenti duri che abbiamo passato. Ringrazio la mia società, il CC Aniene, e i miei amici Andrea Messina e Bernardo Miccoli, che mi aiutano a tenere sempre alto il mio focus sugli obiettivi che inseguo”.
Giovanni Abagnale (Marina Militare, quattro senza Senior maschile, numero tre): “Marco gli ultimi giorni non è stato bene ma nonostante questo ci ha aiutati a stare tranquilli e ad ottenere questo secondo posto. La condotta di gara è stata discreta, forse potevamo fare meglio la prima parte, ma poi ci siamo distesi e siamo rientrati nel gruppo, recuperando quel poco di svantaggio che avevamo accumulato. Nella bagarre finale abbiamo rischiato l’argento così come, in altre condizioni, avremmo potuto vincere l’oro, ma va bene così, sappiamo che possiamo migliorare in vista del prossimo anno e ci impegneremo al massimo per arrivare al top ai prossimi appuntamenti. Ringrazio la Marina Militare cui dedico questa medaglia”.
Marco Di Costanzo (Fiamme Oro, quattro senza Senior maschile, numero quattro): “Inizio dicendo che ho appena concluso la settimana più difficile della mia vita sportivamente parlando e pensavo di averne vissute tante. A una settimana dal debutto agli Europei mi è stata diagnosticata la labirintite, un qualcosa che non augurerei nemmeno al mio peggior nemico… Ho trascorso una settimana a letto senza nemmeno poter aprire gli occhi, fino a lunedì scorso, a quattro giorni dall’inizio delle gare, quando grazie alla dottoressa Barbara Di Giacinto e al dottor Spataro sono riuscito a rimettermi in piedi. Quando sono arrivato a Poznan e mi sono seduto in barca avevo le vertigini… Per fortuna però, un passo alla volta e con l’appoggio dei miei compagni di barca, sono riuscito un po’ a superarle. Alla fine di tutto, questo secondo posto ottenuto in tali condizioni ci dice che possiamo fare qualcosa di importante. I miei compagni non hanno abbandonato me, io non potevo abbandonare i miei compagni, pur con la labirintite. Siamo stati grandi, adesso guardiamo al futuro con ottimismo, spero che arrivino altre nuove soddisfazioni, in Nazionale così come con la maglia delle Fiamme Oro, la mia società, che ringrazio per l’aiuto quotidiano.


Chiara Ondoli (CC Aniene, quattro senza Senior femminile, capovoga): “Sono molto contenta della condotta di gara, siamo rimaste con i nervi saldi nonostante l’Olanda ci avesse invaso la corsia. Siamo riuscite a stare concentrate, la gara fino ai 1500 metri è stata sciolta, poi il vento ha iniziato a darci fastidio ma siamo state abili a gestirlo. Negli ultimi 250 metri le folate ci spingevano verso riva, ma a quel punto ho chiuso gli occhi e dato il tutto per tutto per prenderci questa medaglia”.
Alessandra Patelli (SC Padova, quattro senza Senior femminile, numero due): “Questa medaglia ha il sapore del riscatto, dopo un 2019 non certo indimenticabile, soprattutto perché la stagione ancora prima per me era stata molto soddisfacente. È una medaglia che dedico a chi c’è stato lo scorso anno quando le cose non andavano, le poche persone alle quali sto facendo riferimento sanno chi sono”.
Kiri Tontodonati (Fiamme Oro/CUS Torino, quattro senza Senior femminile, numero tre): “E’ andata bene, siamo riuscite a disputare la gara come avevamo impostato, anche se il lago era difficile da gestire. Nonostante le condizioni, Chiara con il timone è stata bravissima e ci ha letteralmente guidato a questa medaglia, per la quale ringrazio le Fiamme Oro”.
Aisha Rocek (Carabinieri/SC Lario, quattro senza Senior femminile, numero quattro): “Non scorderò mai l’alchimia che si era creata tra di noi in gara, mi sentivo collegata alle mie compagne da un filo, sentivo di fidarmi ciecamente di Chiara e Alessandra oltre che di Kiri, la grande compagna dell’anno scorso. Questo argento è una bella soddisfazione, ringrazio le mie compagne per questo splendido risultato, molto importante vista la stagione particolare che tutte abbiamo vissuto, il gruppo sportivo dei Carabinieri e la SC Lario”.


Giuseppe Vicino (Fiamme Gialle, due senza Senior maschile, capovoga): “C’è un po’ di rammarico perché a metà gara eravamo davanti. Oggi secondo me con queste condizioni le acque esterne erano un po’ più avvantaggiate ma ci abbiamo provato lo stesso. Ci sono mancati gli ultimi 100 metri perché abbiamo osato prima per rientrare sui battistrada, ma va bene così, dopo una stagione del genere una medaglia è comunque un risultato importante, di qualunque colore sia”.
Matteo Lodo (Fiamme Gialle, due senza Senior maschile, numero due): “E’ stata una bella gara, peccato per il vento laterale che ci ha un po’ penalizzati, c’era il rischio di scomporci ma lo abbiamo scongiurato disputando una buona prova. Siamo soddisfatti, finalmente torniamo insieme sul podio del due senza, è un punto di partenza importante per i prossimi mesi di lavoro”.


Gabriel Soares (Marina Militare, quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, capovoga): “E’ stato un anno molto più lungo del solito a causa del Covid, ma portare a casa una medaglia d’oro per l’Italia in queste condizioni è ancora più speciale. Gareggiare così non è facile, ma meglio così che non gareggiare proprio, sono contento del risultato. Un ringraziamento speciale alla Marina Militare e a tutto il suo staff per tutto ciò che fa per noi”
Patrick Rocek (SC Lario, quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, numero due): “E’ stato un anno faticoso, ma ascoltare l’inno sul podio ripagherà sempre da ogni sforzo. Ancora non realizzo quanto compiuto, quando lo farò sarà tutto ancora più bello. E’ strano gareggiare così, senza pubblico, ma prendiamo ciò che possiamo questo oro è un grande risultato per me”.
Antonio Vicino (Marina Militare, quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, numero tre): “Siamo partiti molto forte, meglio di ieri, e abbiamo tenuto un gran passo, era il nostro punto di forza e ci ha permesso di arrivare davanti al momento della chiusura con cui abbiamo consacrato questo successo, che dedico alla mia fidanzata Federica e per il quale ringrazio la Marina Militare”.
Catello Amarante (Marina Militare, quattro di coppia Pesi Leggeri maschile, numero quattro): “La preliminary race di ieri ci aveva un po’ sorpresi, per questo avevamo deciso di partire forte e non far scappare nessuno. Una volta in testa ci siamo messi a martellare in acqua, e nonostante il vento contro con un gran passo abbiamo gestito bene ogni difficoltà, arrivando ai 250 metri finali con un buon vantaggio e ancora con le forze per chiudere. Ringrazio anche a nome di Gabriel e Antonio la Marina Militare per tutto il loro supporto”.


Arianna Noseda (Fiamme Rosse/SC Lario, quattro di coppia Pesi Leggeri femminile, capovoga): “Sono molto contenta, è una vittoria che dedico allo staff, da Stefano Fraquelli a tutti i suoi collaboratori che ci hanno seguite. Grazie anche alle Fiamme Rosse, alla mia SC Lario che non dimentico mai e anche alla SC Pontedera dove spesso mi alleno e che mi fa sentire a casa”.
Greta Martinelli (SC Tremezzina, quattro di coppia Pesi Leggeri femminile, numero due): “Sono felice di essere arrivata qui, dopo l’Europeo Under 23 per quest’anno è un bel traguardo. Grazie alla mia famiglia, alla SC Tremezzina e al mio allenatore Franco Checola per il loro sostegno”.
Silvia Crosio (SC Amici del Fiume, quattro di coppia Pesi Leggeri femminile, numero tre): “Siamo state unite per tutta la gara, grazie a questa compattezza al momento giusto siamo scappate via per prenderci questo oro, per il quale ringrazio la mia famiglia oltre al mio tecnico, Paolo Braida”.
Giulia Mignemi (CT Aetna, quattro di coppia Pesi Leggeri femminile, numero quattro): “E’ stato un anno strano, ma se penso che dopo il titolo europeo Under 23 sul doppio leggero ho vinto anche questo assoluto, non posso che essere felice per il mio bilancio personale, nonostante tutto ciò che abbiamo passato. Dedico la vittoria a mamma, papà e al mio cane Byron, e mando un saluto alla SC Corgeno dove spesso mi alleno”.


Greta Elizabeth Muti (SC Olona 1894, quattro con PR3 Mix, capovoga): “L’idea era quella di tenere sempre la punta davanti, e ci siamo riusciti nonostante una partenza non certo brillante dalla quale poi ci siamo ripresi subito. Grazie ai richiami di Lorena abbiamo sempre tenuto la barca su senza subire il rientro degli avversari e ci siamo presi il titolo”.
Lorenzo Bernard (SC Armida, quattro con PR3 Mix, numero due): “E’ stata una gara fantastica, mi sono molto divertito, volevamo arrivare primi e ci siamo riusciti, siamo tutti davvero contenti”.
Alessandro Brancato (RYCC Savoia, quattro con PR3Mix, numero tre): “In batteria ci avevano beffato alla fine, stavolta non ci sono riusciti. La partenza è stata la stessa della prima gara, ma stavolta sul passo abbiamo aumentato meglio mantenendo salda la tesa. Lorena è stata fondamentale, ci ha richiamato sempre nel momento migliore, anche quando la Russia sembrava sul punto di rientrare, e questo ci ha permesso di assicurarci il primo posto e la medaglia d’oro”.
Lorena Fuina (SC Rumon, quattro con PR3 Mix, timoniere): “Volevamo riscattarci perché sapevamo di essere meglio di quanto fatto intravedere nella preliminary race, e ci siamo riusciti. Siamo andati in partenza convinti e con l’idea di non lasciare niente al caso e agli avversari. La partenza non è stata delle migliori e la Russia ne ha approfittato, ma sapevo che a stargli addosso sarebbero andati sotto pressione, poi al momento giusto abbiamo sferrato l’attacco decisivo per sfilarli e allungare su tutti. Abbiamo continuato a martellare perché Francia e Ucraina venerdì nell’ultima frazione avevano dimostrato di essere molto veloci e non potevamo farci sorprendere. A 500 metri dal traguardo siamo partiti con la chiusura, onde scongiurare qualsiasi possibilità di rientro da parte degli avversari, volevamo vincere questo Europeo e ci siamo riusciti”.


Niels Alexander Torre (SC Viareggio, singolo Pesi Leggeri maschile): “Ho cercato di partire forte per non restare indietro, poi nel passo ho provato a tenere il ritmo dei primi ma ho sofferto un po’. In chiusura per rientrare sulla Norvegia ce l’ho messa tutta, ma ne aveva di più lui e ha vinto. Questo argento però mi soddisfa molto, è un grande risultato per cui ringrazio il mio tecnico Lelio Lunardini e Martino Goretti, che nonostante la rivalità mi segue, ci sentiamo spesso e mi dà molti consigli”.


Paola Piazzolla (Fiamme Rosse, singolo Pesi Leggeri femminile): “E’ stata molto dura, non sono mai riuscita a distendermi e dunque ho fatto molta fatica. Alla fine nonostante tutto mi è parso di rientrare sull’olandese ma ero veramente sfinita, e comunque mi godo questo bronzo. Sono molto felice perché non solo è la mia prima medaglia in singolo, ma anche perché penso che nessuno credesse in me, ho trascorso un periodo difficile e se sono qui lo devo a Leonardo Pettinari, che ringrazio per tutto questo e per avermi sostenuto in ogni momento. Grazie poi alla mia famiglia e a tutta la famiglia Pettinari”.

Speciale Campionati Europei Assoluti – Poznan